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Final Fantasy VI è il sesto capitolo della saga di Final Fantasy, rilasciato per la prima volta nel 1994 su Super Nintendo Entertainment System (SNES). In Nord America, per mantenere la continuità della serie, era conosciuto come Final Fantasy III essendo il terzo titolo rilasciato (dopo il primo Final Fantasy e Final Fantasy IV) e la versione era parzialmente differente nei contenuti da quella rilasciata in Giappone. Purtroppo il titolo non ha visto luce in Europa nella sua versione SNES. La prima apparizione in territorio europeo si deve grazie al remake per PlayStation.

Final Fantasy VI ha un cast di ben quattordici personaggi utilizzabili, il maggiore dell'intera serie escludendo gli spin-off. Il gioco è ambientato in un mondo dove la tecnologia è il fulcro di intere città e i soldati imperiali sfruttano dei meccanismi robotici in battaglia. Questo è l'ultimo capitolo della serie rilasciato su SNES. Altre versioni del gioco includono i remakes per PlayStation, Game Boy Advance e smartphone con sistema operativo Android, seguito poi da iOS, con una miglioria alla grafica e al sistema di battaglia, tutti disponibili in territorio europeo.

Gameplay[]

Esper e magie[]

I giocatori possono equipaggiare gli esper, creature mistiche dagli immensi poteri magici, per imparare nuove abilità magiche e per aumentare le proprie statistiche durante i level up. Mentre la maggior parte dei personaggi ha abilità simili alle magie, gli unici due personaggi che possono imparare magie in maniera naturale sono Celes e Terra, che hanno comunque un numero molto limitato di incantesimi. Tutti i personaggi possono imparare magie equipaggiando una magilite, oppure alcune armi o armature speciali. La magilite è il cuore cristallizzato degli esper defunti. Ogni personaggio può equipaggiare un solo pezzo di magilite alla volta e questo pezzo può essere usato per invocare l'esper solo una volta a battaglia. Una volta equipaggiata, la magilite insegna magie tramite Punti Abilità (PA) ottenibili a fine battaglia. Ogni magilite insegna diversi incantesimi attraverso una percentuale e ottenere PA aumenta questo valore di una certa quantità. L'incantesimo è appreso totalmente quando la percentuale arriva a 100%, dopodiché può essere utilizzato in battaglia.

In aggiunta all'insegnare magie normali, gli esper danno accesso alla magia d'evocazione. Un personaggio può evocare il proprio esper equipaggiato in battaglia una sola volta, anche se non conosce alcuna magia associata ad esso. A volte queste evocazioni sono versioni più potenti degli incantesimi da loro insegnati, come Ramuh, altre volte invece le evocazioni sono totalmente diverse dalle rispettive magie, come nel caso di Quetzalli. Alcuni esper danno statistiche permamenti al level up. Per esempio, Gilgamesh dona +2 Forza, Fenrir dà un 30% in più ai PM massimi e così via. Questo significa che i personaggi possono avere le loro statistiche potenziate in base alla volontà del giocatore, anche combattenti dall'alta abilità d'attacco come Edgar possono diventare potenti maghi se salgono spesso di livello con equipaggiati esper che aumentano il parametro Magia. Questo sistema dona globalmente ai mostri evocati un ruolo molto più importante nello sviluppo del party rispetto ai titoli precedenti, qualcosa che sarà ripreso, per esempio, in Final Fantasy VIII con il sistema Junction.

Cambio del Party[]

FF VI screen menu

Lo schermo del menù di FFVI

A differenza dei precedenti Final Fantasy IV e Final Fantasy V dove il party giocabile era predefinito e i personaggi entravano ed uscivano secondo la storia, Final Fantasy VI introduce la possibilità di modificare il party in moltissime occasioni (ripreso solo nella versione Advance di Final fantasy IV). Fin dalle prime fasi del gioco, con un'opzione che sarà ripetuta nei giochi seguenti, i giocatori possono creare il proprio party con i personaggi ottenuti fino a quel punto nella storia. Ognuno di questi personaggi ha la propria classe caratteristica (Cyan è un samurai) oppure un mix di varie classi (Mog è un ballerino/geomante/dragone). A volte, la storia richiede che specifici membri siano inseriti nel party, ma per la maggior parte delle volte il giocatore può scegliere il party che preferisce (ed in rare occasioni addirittura creare più di un party per l'esplorazione di un dungeon molto intricato). Questo significa che con quattordici personaggi utilizzabili creati per il gioco, il maggiore cast della serie principale, ognuno di loro rappresenta un aspetto diverso del sistema di classi e possiede il proprio stile di combattimento.

Personaggi[]

Party Artwork

Artwork di alcuni personaggi principali.

Final Fantasy VI permette l'utilizzo di quattordici personaggi permanenti, il più grande numero in ogni gioco della serie principale (solo Final Fantasy IV: The After Years lo supera con ventidue personaggi giocabili e nove temporanei), oltre ad altri personaggi utilizzabili dal giocatore in brevi tratti. Quasi tutti i personaggi principali del gioco sono membri della Resistenza, ma alcuni hanno motivi personali che li spingono a combattere l'imperatore e il suo braccio destro Kefka.

  • Terra Branford: una misteriosa ragazza con poteri magici innati. Ex cavaliera magitek dell'esercito gestahliano, si unisce alla Resistenza per scoprire il suo passato.
  • Locke Cole: un giovane avventuriero in cerca di tesori preziosi. Non sopporta quelli che lo chiamano ladro, quando a lui piace definirsi un cacciatore di tesori.
  • Edgar Roni Figaro: re del regno di Figaro, si definisce un gran casanova. Ha stipulato un patto di alleanza con l'impero solo per passare informazioni alla Resistenza direttamente dal territorio nemico.
  • Sabin René Figaro: giovane monaco che viene spesso scambiato per un orso dagli avventurieri. E' il fratello gemello di Edgar, fuggito da Figaro per allenarsi nelle arti marziali.
  • Shadow: assassino mercenario che ucciderebbe chiunque per il giusto prezzo. Va e viene come gli pare ed è accompagnato dal suo cane Interceptor.
  • Cyan Garamonde: un cavaliere samurai fedele al regno di Doma. Si unisce al gruppo dopo che Kefka ha contaminato l'acqua potabile del regno, uccidendo la sua famiglia e il suo popolo.
  • Gau: ragazzo selvaggio che vive nel Veldt da quando era piccolo. E' molto diffidente con gli altri esseri umani, ma per un piatto di carne secca seguirebbe chiunque.
  • Celes Chère: generale imperiale dal cuore nobile. Si ribella agli orrori della guerra e si unisce alla Resistenza dopo essere stata salvata da Locke.
  • Setzer Gabbiani: un uomo con la passione per il gioco d'azzardo e unico proprietario di un'aeronave. Innamorato di una diva dell'opera, escogita un piano per rapirla, ma il suo destino si incrocia con quello degli altri eroi.
  • Mog: un Moguri che ha imparato la lingua umana da un esper. E' la voce narrante all'inizio del gioco.
  • Strago Magus: un anziano mago blu di Thamasa. Molto diffidente verso i visitatori, è un nonno iperprotettivo ma molto arzillo.
  • Relm Arrowny: una pittrice capace di incantare i suoi quadri. Nipotina adottiva di Strago, si dimostra spesso più matura del nonno.
  • Gogo: un misterioso mimo ingerito da un mostro chiamato Mangiaregioni. Era apparso nel capitolo precedente come boss opzionale e anche allora la sua identità era avvolta nel mistero. Le teorie su chi sia veramente sono tante.
  • Umaro: uno yeti che vive nelle miniere di Narshe. Come Gogo, non ha un ruolo nella trama, ma è pur sempre un buon alleato.

Personaggi temporanei[]

  • Biggs e Wedge: due soldati magitek dell'impero, stanziati a Narshe insieme a Terra per indagare sulla misteriosa fonte magica nelle miniere.
  • Banon: oracolo molto noto e capo della resistenza contro l'impero. Vede in Terra l'unico modo di dialogare pacificamente con gli esper.
  • ?????: un'anima vagante che potrebbe supportare il gruppo in alcune battaglie, ma appare solo in un luogo particolare.
  • Leo Cristophe: generale dell'impero di Gestahl, unico ad aver rifiutato la "doccia" di potere magitek. É uno stratega che mette in primo piano le vite dei suoi uomini, che lo considerano l'opposto di Kefka.

Antagonisti[]

  • Imperatore Gestahl: il crudele sovrano di Vector e primo antagonista del gioco. Avido e senza scrupoli, è anche molto astuto e spietato.
  • Kefka Palazzo: il vero cattivo del gioco, mago di corte e generale dell'imperatore. Completamente privo di ragione, prova piacere nel distruggere ogni cosa.
  • Ultros: un gigantesco polpo viola, che si scontra diverse volte col gruppo. Non è davvero cattivo, ma tende a prendere sul personale anche le scaramucce.

Storia[]

- L'antica guerra dei Magi - "Quando le fiamme si spensero, del mondo non rimase che la carcassa. La magia aveva perso il suo potere. Nel millennio che seguì, la magia fu sostituita da ferro, polvere da sparo e macchine a vapore. Sull'arida terra tornò, lentamente, la vita. Tuttavia, oggi vi è un essere che intende risvegliare l'antica magia e usare il suo temibile potere per conquistare il mondo intero. Come si può essere tanto folli da voler causare una seconda, irreparabile tragedia?"
—Inizio del gioco

Sfondo[]

FFVI Triade

La triade della discordia.

Mille anni prima degli eventi del gioco, tre divinità conosciute come la triade della discordia discesero sul mondo, guerreggiando per dominarlo. Il conflitto divenne conosciuto come la guerra dei Magi, durante la quale le tre divinità trasformarono gli esseri umani e gli animali in creature chiamate esper, donando loro immensi poteri magici. Più tardi, le divinità capirono che la guerra stava lentamente distruggendo il mondo, decisero così di pietrificarsi. Il loro ultimo desiderio fu che gli esper prevenissero che i loro poteri venissero abusati. Essi presero i corpi pietrificati delle divinità e li posero in una nuova dimensione da loro creata in cui potessero vivere in pace, lontani dagli umani e dalle loro azioni crudeli.

Nel presente, il mondo ha subito una rivoluzione industriale e la magia ormai è ritenuta un ricordo del drammatico passato. L'imperatore Gestahl ha scoperto l'entrata della dimensione che crearono gli esper anni prima, il mondo degli esper, e ha rapito, ucciso e maltrattato numerosi abitanti oltre ad aver devastato l'intero territorio. Prima di lasciare il posto, Gestahl trovò una neonata dai capelli verdi e, dopo aver ucciso i suoi genitori (un'umana e un esper), realizzò che la creatura possedeva immensi poteri magici, che non aveva mai visto finora. Decise quindi di portarla con sé all'Impero, rendendola una macchina da guerra con la quale avrebbe conquistato l'intero mondo. La neonata venne affidata al saggio, coraggioso e leale generale Leo Cristophe, e al crudele, disumano, esperto stratega militare completamente impazzito e pericoloso, Kefka Palazzo. Leo era dolce e affettuoso con la bimba, le permetteva di giocare con i moguri ed esercitare i suoi poteri magici. Tuttavia, quando il generale era assente (in giro per il mondo a svolgere "incarichi" di Gestahl), Kefka metteva sulla testa della bimba una sua terribile creazione, la corona soggiogante, che la rendeva completamente inerme e facile da controllare: In una di queste sessioni d'allenamento, Kefka fece uccidere alla ragazza più di cinquanta soldati addestrati dell'Impero. La ragazza si chiamava Terra Branford, e sarebbe diventata la protagonista di una serie di terribili eventi.

Nel frattempo, Kefka e lo scienziato più famoso dell'Impero, Cid del Norte Marquez, trovarono un modo per assorbire la potenza magica degli esper e utilizzarla per rafforzare i soldati dell'Impero. Questa tecnologia era conosciuta col nome magitek. Con questi poteri, l'Impero conquistò il continente meridionale e, con i poteri di Terra, Gestahl passò alla conquista del mondo.

La ragazza misteriosa[]

Due soldati imperiali di nome Biggs e Wedge, accompagnati da una Terra completamete controllata dalla corona soggiogante e sopra i potentissimi blindati magitek, si diressero verso la città neutrale Narshe per investigare sul misterioso ritrovamento di un esper congelato nelle profondità delle miniere. Dopo aver affrontato diversi soldati che vollero, giustamente, difendere la loro città, raggiunsero le miniere, affrontarono un potente mostro simile a una chiocciola di nome Ymir e raggiunsero l'esper. Qui, però, accade qualcosa di misterioso: i due soldati svanirono dal nulla, morendo, mentre la ragazza sembrò comunicare con la creatura, prima di svenire. Al suo risveglio ella si ritrovò a casa di un uomo di nome Arvis che la soccorse. L'uomo rimosse la corona soggiogante dalla testa della ragazza e le spiegò che era stata controllata dall'Impero per tutto questo tempo. Terra, però, non riuscì a ricordare niente se non il suo nome.

Poco dopo delle guardie di Narshe arrivarono per arrestarla, ma Arvis spinse la ragazza verso una porta che conduceva nel retro dell'abitazione, aiutandola a scappare. Terra percorse un pò di strada, ma sfortunatamente venne accerchiata dalle guardie e cadde in un burrone, svenendo. Durante la perdita dei sensi Terra ebbe un "sogno" in cui ricordò il crudele Kefka mettergli la corona durante quella sessione d'allenamento, per farle uccidere dei soldati magitek per un test. 

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Il party inseguito dai blindati magitek nel deserto.

Un uomo di nome Locke Cole arrivò a casa di Arvis. Entrambi erano membri della Resistenza, un'organizzazione ribelle opposta all'Impero, anche se Narshe rimase neutrale. Arvis mandò Locke nelle miniere per aiutare Terra, e con l'aiuto di un gruppo di moguri (tra cui Mog) riuscì a salvarla. Quando Terra si risvegliò, Locke le disse che non doveva preoccuparsi e che farà di tutto per proteggerla dall'Impero, e insieme fuggono da Narshe per dirigersi verso il castello di Figaro, situato nel mezzo di un deserto, alleata con l'Impero. Qui la ragazza incontrò il giovane re donnaiolo, Edgar Roni Figaro, che la invitò a visitare il suo castello (del quale va molto fiero). Terra cominciò a capire di essere "diversa" dalle altre ragazze, in quanto non provò niente di niente quando Edgar le fece molti complimenti riguardo la sua bellezza. Dopo aver scoperto che Edgar aveva un fratello gemello di nome Sabin, che abbandò la vita al castello per allenarsi nelle montagne e diventare uno spirito libero, Kefka arrivò al castello, arrabbiato e annoiato dalla presenza di sabbia nel deserto (un comportamento che solo lui più avere). È alla ricerca di Terra, e vuole riportarla all'Impero. Edgar e Locke, ovviamente, fecero di tutto per proteggerla, ma il pagliaccio passò subito alle minacce e, quella giornata stessa, decise di tornare e bruciare l'intero castello per costringerli a consegnare la ragazza. Fortunatamente, Edgar aveva un piano di riserva e fuggì con Locke e Terra con dei chocobo preparati precedentemente, lasciando Kefka stupito e impreparato. Terra chiese ai due giovani chi fosse quella persona e se fosse qualcuno da temere, ma Edgar e Locke non gli diedero tanta importanza, bensì le suggerirono di raggiungere il covo della Resistenza, per aiutarli a sconfiggere l'Impero una volta per tutte, con l'aiuto delle sue abilità. La ragazza è indecisa e confusa, ma decide comunque di seguirli. I tre viaggiarono a Figaro Sud e raggiunsero il Monte Koltz. Qui incontrarono Vargas, figlio del maestro di arti marziali Duncan Harcourt, che li attaccò, adirato perché suo padre scelse Sabin come suo prediletto. Fortunatamente, Sabin stesso raggiunse il posto e uccise tristemente Vargas, per poi unirsi al gruppo.

Tutti e quattro raggiunsero il covo della Resistenza, e discussero con Banon, il capo. Dopo alcune incomprensioni e dubbi di Terra, la ragazza prese una decisione: aiutare la Resistenza con i suoi immensi poteri magici per avere la meglio sull'impero gestahliano. La Resistenza, quindi, escogitò un piano, e deducendo giustamente che tutto il potere dell'Impero derivava dagli studi sugli esper e sulla tecnologia magitek di Kefka e dello scienziato Cid, decisero di tornare a Narshe per incontrare di nuovo l'esper congelato. Poco dopo un membro della Resistenza ferito e in punto di morte, informò il gruppo che l'Impero li aveva già scoperti. Locke si offrì quindi volontario di tornare a Figaro Sud per rallentare le azioni del cattivo, mentre Banon, Terra, Edgar e Sabin viaggiarono verso Narshe tramite una zattera sul fiume Lethe. Il viaggio fu però interrotto dall'attacco di un polipo parlante (e anche abbastanza spiritoso), Ultros, che fece cadere Sabin dalla zattera, allontanandolo dal gruppo e prendendo una direzione diversa.

Ritorno a Narshe[]

Locke riuscì a raggiungere Figaro Sud e a salvare un ex-generale imperiale che aveva deciso di disertare e aiutare la Resistenza, Celes Chère, ed entrambi si diressero verso Narshe. Sabin, invece, si risvegliò a Nord del regno di Doma, e con l'aiuto di un ninja mercenario di nome Shadow, s'infiltrò in un campo imperiale; i soldati si stavano preparando all'assalto del castello di Doma sotto il comando del generale Leo. Il forte cavaliere Cyan Garamonde, però, riesce fortunatamente a respingere l'attacco. Leo decise quindi di aspettare per prepararsi ad un attacco più forte, ma venne convocato per motivi sconosciuti dall'imperatore Gestahl. Kefka approfittò dell'assenza del generale per porre subito fine all'attacco. Decise quindi di avvelenare le acque del castello, uccidendo migliaia di soldati, donne, bambini e persino il re di Doma, un gesto che non era per niente previsto dall'Impero, e che fa di Kefka un vero mostro. Anche la famiglia di Cyan perse la vita, e impazzito, senza controllo, uscì dal castello per combattere direttamente contro l'impero unendosi quindi a Sabin e Shadow. A causa dell'inferiorità numerica i tre furono costretti a ritirarsi passando per la foresta fantasma, e qui essi trovarono una misteriosa locomotiva. Dopo essere entrati, i tre scoprirono che si trattava del treno fantasma, che trasporta le anime dei defunti all'aldilà. Ovviamente non ritennero che era arrivato il momento di passare a miglior vita e cercarono quindi di trovare un modo per uscire. Arrivarono a combattere contro il treno stesso in una battaglia molto particolare per fermarlo, e una volta fermata, la locomotiva partì nuovamente per portare le anime della famiglia di Cyan: il samurai potè soltanto osservare sua moglie e suo figlio che si preparavano per un lungo viaggio. Nonostante lo shock, il coraggioso uomo di Doma decise di continuare il suo viaggio con Sabin e Shadow verso Narshe. I tre raggiunsero quindi le cascate di Baren, e qui Shadow se ne andò come il vento, verso nuovi orizzonti. Sabin e Cyan scesero per la cascata e raggiunsero un'area selvaggia popolata da moltissimi mostri, il Veldt. Incontrarono un vispo e vivace ragazzo di nome Gau, il quale gli disse di avere uno strumento che potrebbe aiutarli a nuotare verso Nikeah. I due allora lo seguirono e utilizzarono il casco subacqueo per raggiungere la città e prendere un traghetto verso Figaro Sud, avvicinandosi a Narshe.

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Il gruppo in presenza dell'esper.

Infine, Terra, Banon ed Edgar raggiunsero la casa del membro della Resistenza che precendetemente salvò la ragazza a Narshe grazie al passaggio segreto scoperto precedentemente da Locke. A casa dell'uomo arrivarono anche tutti gli altri, Sabin, Cyan, Gau, Locke e Celes. Quest'ultima informa tutti che Kefka sta raggiungendo Narshe con moltissimi soldati, ed è intento a riprendersi sia Terra che Celes. Tutti si prepararono ad una lunghissima battaglia, alla fine della quale Kefka venne sconfitto e fugge, dicendo di tornare. Tutti sono finalmente riuniti di fronte all'esper congelato. Come all'inizio dell'avventura, la creatura comincia a brillare misteriosamente, e Terra si trasforma in una strana creatura rosa, per poi volare via con un urlo agghiacciante.

La magilite[]

Alcuni membri della Resistenza rimasero a Narshe per protegge la città, mentre altri viaggiarono verso Ovest per cercare Terra. Utilizzando la tecnologia del castello di Figaro, passarono per un tunnel sotterraneo e raggiunsero Kohlingen, poi continuarono verso Sud fino a Jidoor e da lì a Nord per Zozo, una città di ladri, delinquenti e assassini. In cima all'edificio più alto, il gruppo trovò Terra trasformata in quella strana creatura rosa che avevano visto per pochi secondi a Narshe, sotto le cure dell'esper Ramuh; Quest'ultimo racconta al gruppo la storia della guerra dei magi e dell'invasione dell'impero nel loro regno avvenuta anni prima. Continua dicendo che Terra deve restare a Zozo per riposare, fino a quando non accetterà le sue origini e ricorderà tutto. Infine, assegna una missione alla Resistenza: raggiungere i laboratori dell'Impero, a Vector, la capitale dell'impero, per salvare tutti gli altri esper imprigionati dallo scienziato Cid per studiare i loro comportamenti ed estrarre le magiliti dai loro corpi.

Celes adesso è la leader del gruppo, accompagnata da Locke. Per raggiungere Vector ebbero bisogno di un'aeronave. Tornarono allora a Jidoor e in seguito raggiunsero il teatro dell'opera, in cui incontrarono l'impresario, preoccupato del fatto che Setzer Gabbiani, il proprietario dell'unica aeronave al mondo e abile giocatore d'azzardo, era intenzionato a rapire Maria, la protagonista dell'Opera "Maria e Draco". Notando con immenso stupore che Celes assomigliava molto alla cantante Maria, il gruppo escogitò un piano per attirare Setzer e salire sulla sua aeronave, la "Blackjack", e raggiungere i laboratori a Vector: far cantare Celes all'opera, facendo così rapire da Setzer la persona sbagliata, e poi convincerlo ad aiutarli.

Opera

Celes canta nell'opera.

In una delle scene più famose del gioco, Celes cantò "Aria di Mezzo Carattere" durante l'opera. Sfortunatamente, per complicare ancora di più le cose, il polipo parlante Ultros tornò per vendicarsi, e decise di rovinare l'opera. Dopo averlo sconfitto durante la rappresentazione teatrale, Setzer si fece finalmente vivo e rapì Celes (convinto che fosse Maria), portandola a bordo della sua aeronave. Subito dopo realizzò di essere stato ingannato, ma il gruppo disse che è in conflitto con l'Impero e aveva bisogno della sua aeronave per salvare molte vite. Setzer ovviamente rifiutò, e soltanto dopo un ennesimo tranello di Celes, fatto con un lancio di una moneta con i lati uguali, Setzer capì che Celes è molto più "intrigante" di Maria, decidendo quindi di aiutarli.

Setzer portò il gruppo ad Albrook, evitando di avvicinarsi troppo a Vector per paura di essere scoperto. Quindi, raggiunsero la città a piedi. La capitale era devastata e sorvegliata da moltissimi soldati imperiali: qui, il gruppo raggiunse una locanda e parlò con un membro della Resistenza che sapeva qualcosa del passato di Kefka. Prima era il comandante dei cavalieri magitek, i soldati più forti dell'impero, e quando Cid scoprì la tecnologia magitek, attirato dall'immenso potere della magia, Kefka si offrì volontario per il primo esperimento, il quale fallì e lo rese pazzo del tutto, ottenendo comunque la padronanza di numerosi incantesimi distruttivi.

Grazie all'aiuto di un altro membro della Resistenza, Celes e gli altri riuscirono a entrare all'istituto di ricerca magitek, dove vennero create le armi magitek e le magiliti. Dopo aver fatto un po' di strada, vennero interrotti dalla spaventosa risata di Kefka, e si nascosero dietro una cassa per spiarlo. Il pagliaccio pazzo era intento a torturare gli esper Shiva e Ifrit, e disse anche di voler risvegliare la triade della discordia. Tuttavia, il gruppo non badò alle sue parole. Proseguirono ancora verso i laboratori, tra capsule, macchinari infernali e mostri di ogni tipo, per poi arrivare nella stanza con gli esper imprigionati. Purtroppo arrivarono tardi: Gli esper, in punto di morte, si trasformarono in magiliti per aiutare il gruppo. Proprio in quel momento arrivò Cid e, stupito di quel che era appena successo, realizzò di aver commesso atrocità per tutto questo tempo. Anche Kefka raggiunse il gruppo, e mise Celes in disagio con Locke, dicendo a tutti che si trattava soltanto di una sporca traditrice e che li condusse fino all'istituto per farli uccidere dall'impero. Ovviamente non era vero, ma Locke non sapeva se crederle o no. La situazione si fece pericolosa, e Celes abbandonò momentaneamente il gruppo per combattere con Kefka, mentre Cid fece scappare gli altri con un vagoncino. Locke e gli altri raggiunsero la Blackjack di Setzer e volarono via da Vector. 

L'alleanza con l'impero[]

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Il portale sigillato del mondo degli esper.

Locke era preoccupato per Terra, quindi disse a Setzer di volare verso Zozo per vedere se nel fattempo si fosse ristabilita. Una volta lì, una delle magiliti ottenute all'istituto di ricerca magitek rivelò di essere Maduin, il padre di Terra. Improvvisamente, la ragazza ricordò tutto degli avvenimenti di molti anni fa, di essere stata rapita da Gestahl e di essere per metà esper e per metà umana. Una volta accettate le sue origini, Terra fu finalmente pronta ad unirsi a Locke e gli altri per combattere contro l'impero. Tutti avevano bisogno dell'aiuto degli esper, quindi decisero di raggiungere il portale che conduceva al mondo degli esper. Attraversarono la caverna del sigillo e, una volta di fronte al portale, Terra cominciò a trasformarsi in un esper per chiedere l'aiuto del suo popolo, ma Kefka comparì ancora una volta, dicendo di averli seguiti e usati per tutto questo tempo. Il portale si aprì e il pagliaccio, insieme alla Resistenza, venne sbalzato via dalla potenza degli esper. Quest'ultimi, fuori controllo e adirati, si diressero verso Vector, assalendola. Terra si domandò perché non l'abbiano ascoltata, e il gruppo si dirisse con la Blackjack alla capitale dell'impero per dare un'occhiata a ciò che successe veramente.

Qui, Gestahl finalmente si pentì delle sue terribili azioni; dopo aver visto la potenza sconfinata degli esper e i danni inflitti alla sua città, si arrese definitivamente. Per scusarsi dei suoi crimini, organizzò un banchetto durante la quale la Resistenza pose molte domande; si scoprì così che Kefka fu messo dietro le sbarre per aver avvelenato Doma e per moltissime altre azioni disumane compiute anche prima del suo crollo mentale. La successiva missione della Resistenza fu la seguente: dirigersi verso l'Isola crescente accompagnati dal generale Leo e da Celes, ancora arrabbiata con Locke per non averla subito creduta, per trovare gli esper fuggiti e far capire loro che la guerra è finalmente finita. Anche Shadow li accompagnò nella missione, adesso al servizio dell'impero. Gli altri rimasero a Vector per tenere d'occhio l'imperatore e constatare se davvero si fosse pentito.

All'isola crescente, Terra, Locke e Shadow si divisero da Leo e Celes per cercare gli esper, e raggiunsero Thamasa, un piccolo villaggio in cui incontrarono Strago e sua nipote Relm che però non avevano nessuna informazione riguardo gli esper. Quella notte stessa, Relm rimase intrappolata in una casa in fiamme, e Strago chiese il loro aiuto. Nel tentativo di salvarla, gli abitanti rivelarono di saper usare la magia, e che la nascosero per tutto questo tempo. Tuttavia, neanche i loro incantesimi sembrarono sortire effetto, quindi Terra, Locke e Strago entrarono direttamente per cercare Relm e tirarla fuori. Dopo aver sconfitto molte creature di fuoco generate dall'incendio, i tre vennero poi salvati da Shadow e il suo cane Interceptor. Una volta fuori, Strago spiegò a Terra e Locke che Thamasa venne fondata da umani con forti poteri magici dopo la guerra dei Magi, e che quindi tutti gli abitanti sono discendenti di quei guerrieri. Strago decise di unirsi al gruppo per aiutarli a trovare gli esper fuggiti, e quindi entrarono nelle caverne vicine. Qui il gruppo venne interrotto ancora una volta dal persistente polipo Ultros, il quale venne sconfitto grazie all'intervento di Relm, che quindi si unì al gruppo. Nelle profondità delle caverne, i quattro trovarono finalmente gli esper fuggiti, capeggiati da Yura. Gli esper comunicarono con loro dicendo che erano terribilmente dispiaciuti di aver distrutto Vector perché andati fuori controllo appena entrarono a contatto con il mondo degli umani, mentre Terra, a nome dell'impero, si scusò dei crimini commessi ai loro amici. Chiarita la situazione tornarono a Thamasa.

I problemi sembrarono essere finalmenti risolti, in quanto gli esper decisero di far pace con l'impero e Celes e Locke ritonarono di nuovo "amici", ma una nuova minaccia si avvicinava; la risata di Kefka ruppe improvvisamente la tranquillà di Thamasa e, aiutato da soldati dell'impero, mise k.o il gruppo e uccise spietatamente gli esper. Il generale Leo con coraggio decise di farsi avanti e uccidere una volta per tutte il pagliaccio pazzo... ma niente e nessuno riuscì a fermarlo. Con gli immensi poteri appena ottenuti dalle magiliti degli esper morti, Kefka fu in grado di creare illusioni di se stesso e di altre persone che già conosceva, e così facendo ingannò Leo, facendolo combattere con un ologramma, per poi colpirlo alle spalle e pugnalarlo più volte, uccidendo il povero generale, l'unico uomo giusto di un impero ormai completamente senza pietà. Quando il gruppo riprese le forza, seppellì il cadavere di Leo e lo salutò per l'ultima volta, con un mazzo di fiori, ancora scioccati da quel che era appena successo. Nel frattempo, Kefka e Gestahl raggiunsero nuovamente il mondo degli esper per recuperare i corpi pietrificati della Triade della discordia, nascosti dagli esper moltissimi anni prima, creando un'isola fluttuante, posto da cui Gestahl voleva dominare il mondo.

L'ascesa di Kefka[]

Celes pugnale Kefka

Celes pugnala Kefka.

La Resistenza salì sulla Blackjack per raggiungere l'isola fluttuante, non prima di aver sconfitto Ultros per l'ultima volta, questa volta accompagnato dal suo amico Typhon. Una volta sull'isola, trovarono Shadow svenuto il quale, abbandonato dall'Impero quando non ne avevano più bisogno, decise di unirsi al gruppo per la battaglia finale. Dopo un'estenuante battaglia con la leggendaria bestia, Ultima Weapon, Shadow li abbandonò nuovamente, convinto di non essere all'altezza e di non poter combattere al loro fianco. Il gruppo si trovò finalmente di fronte a Gestahl e Kefka, il quale immobilizzò immediatamente tutti con un incantesimo, esclusa Celes, alla quale fece la proposta di uccidere i suoi amici e dominare il mondo insieme a loro. Celes rifiutò, e inaspettatamente pugnalò Kefka con una spada. Il pagliaccio questa volta perse totalmente il controllo di sé: tolse la maschera di buffone che aveva indossato per tutto questo tempo e rivelò di essere un uomo senza scrupoli, spietato e disumano. In uno scatto d'ira, uccise Gestahl, buttandolo giù a calci dall'isola, sconvolse l'ordine della triade della discordia e così facendo sconvolse anche l'ordine dell'intero pianeta. Il gruppo tentò di scappare, aspettando con ansia Shadow vicino all'aeronave, ma niente da fare. Il mondo venne devastato dai poteri della triade, che adesso vennero assorbiti da Kefka diventando un Dio, con poteri magici sconfinati e una crudeltà senza limiti. Il mondo diventò una landa desolata con Kefka che lo osservava con immenso sadismo, distruggendo interi villaggi con la potente luce del giudizio e uccidendo chiunque non lo accetti come divinità dall'alto della sua torre che lui stesso costruì con i resti di Vector. 

Il mondo in rovina[]

Passò un anno, le piante e gli animali morivano e la popolazione è stata completamente decimata a causa di un gesto volontario di un folle. Celes si svegliò su una piccola isola, per tutto questo tempo era stata sotto le cure di Cid, e la ragazza venne informata dello stato del mondo. Dopo poco tempo, nel tentativo di dar da mangiare del pesce a Cid, quest'ultimo morì lasciandola sola. Celes si disperò: convinta che tutti i suoi amici fossero morti, che Locke non la amasse e che tutto, alla fine, sarebbe finito, la ragazza tentò di suicidarsi buttandosi da un promontorio lì vicino, in una delle scene più famose della serie e del mondo dei videogiochi.

La ragazza cadde in acqua e dopo qualche ora si risvegliò nella spiaggia. Il destino volle che si salvasse e, trovando la bandana di Locke, le ritornò la speranza e il coraggio. Con una zattera costruita precedentemente da Cid viaggiò alla ricerca dei compagni dispersi, trovando Sabin a Tzen, dopo aver salvato un bambino da una casa in procinto di crollare, e Edgar a Nikeah. I tre viaggiarono fino a Kohlingen, passando per un tunnel sotterraneo fino al castello di Figaro bloccato sotto terra per poi farlo ripartire, e in una locanda trovarono Setzer. Anche lui aveva perso la speranza, come tutto il mondo, ma il gruppo aveva di nuovo bisogno del suo aiuto. Per trovare tutti i compagni dispersi avevano bisogno di un'altra aeronave (la Blackjack era andata distrutta durante l'apocalisse Kefka). Setzer li guidò attraverso la tomba di Darill, una sua vecchia amica morta tragicamente, proprietaria della Falcon. Dopo averla recuperata, Celes e gli altri viaggiarono in tutto il mondo devastato per cercare gli altri. A Mobliz, il gruppo trovò Terra intenta ad occuparsi di un gruppo di bambini rimasti orfani. Terra perse la voglia di combattere e voleva rimanere al villaggio per aiutare i bambini. Tuttavia, dopo l'attacco improvviso di una potente creatura risvegliata da Kefka, Terra fu costretta a combattere e ad unirsi al gruppo, promettendo ai bambini di tornare presto. Dopo di lei ritrovarono Cyan sul monte Zozo. Stava scrivendo delle lettera a Lola, una ragazza che Cyan sapeva perse il ragazzo, ma per non spezzarle il cuore, si finse il suo amato. Purtroppo, fu costretto a scrivere un'ultima lettera, dicendole la verità e consigliandole di non perdere la speranza, perché il mondo verrà presto salvato. Strago, pensando che Relm fosse morta, si unì al culto di Kefka, un gruppo di fanatici devoti che decisero di vendere la propria anima a Kefka per adorarlo. Relm, invece, lavorava come pittrice per Owzer, a Jidoor, e verrà salvata dal gruppo. Shadow era alla ricerca di una potente arma ninja, e quindi combattè all'arena del Collo di drago. Durante uno dei suoi scontri, combattè con il gruppo e, perdendo, decise di aiutarli. Locke stava cercando un modo per salvare il suo vecchio amore, Rachel. Per farlo, si addentrò nella caverna della fenice per ottenere la magilte dell'esper Fenice. Con la maglite nelle mani, riuscì a riportare in vita Rachel per pochi attimi, durante i quali si dissero di amarsi e che si ameranno per l'eternità. Dopodiché Locke decise di unirsi al gruppo per uccidere Kefka e proteggere Celes, come avrebbe dovuto fare più di una volta. Gau venne ritrovato impaurito nel Veldt, mentre Mog era stato incaricato da Ramuh di aiutarli nella loro battaglia finale. Il moguri fu ritrovato nelle miniere di Narshe insieme allo yeti Umaro e mentre il gruppo attraversava l'isola triangolare, furono inghiottiti dall'enorme mostro Mangiaregioni trovando inspiegabilmente il mimo Gogo al suo interno. Tutti riuniti, il gruppo si preparò e si diresse con la Falcon alla torre di Kefka domandandosi però cosa sarebbe successo se avessero distrutto la fonte di magia rimasta nel mondo, la triade della discordia, sapendo che Terra è anche un esper.

Il nichilista[]

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La battaglia finale.

In cima alla sua torre, il gruppo trovò Kefka, completamente impazzito e fuori controllo. Quando il gruppo affermò che non può distruggere tutto, Kefka rispose con le sue memorabili frasi degne di un matto nichilista, dicendo che la vita non ha senso, che tutto quello che l'uomo costruisce andrà distrutto e che la distruzione non è divertente se non vengono perse vite umane. Decise infine di usare tutti i suoi poteri magici per distruggere un mondo già devastato con la sua luce del giudizio. Il gruppo tentò di fermarlo una volta per tutte e iniziò la battaglia con le grottesche creature della sua torre, demoni, macchinari e umani sofferenti. La battaglia finale si disputò in un ambiente psichedelico simile al paradiso, in cui Kefka si mostrò con l'aspetto di un angelo mostruoso, e affermò di non sapere cosa siano i sogni, la vita e le speranze, e che vuole distruggere tutto. Alla fine, il nichilista si accorse di non essere abbastanza potente per la speranza e il coraggio degli eroi, morendo accompagnato dalla sua ultima risata, segno che ormai è completamente alienato dalla realtà.

Kefka finalmente morì, ma non il suo regno di terrore. La magia scompariva dal mondo, così come le magiliti, segno che anche Terra presto scomparirà. Tuttavia, durante la strada per la fuga dalla torre che stava crollando, la magilite di Maduin si mostrò alla ragazza, dicendo che se era fortemente attaccata a qualcosa di questo mondo devastato, poteva rimanere con le sembianze di un'umana. Il gioco finì con il gruppo che riuscì a scappare dalla torre, Setzer che pilotava la Falcon verso nuovi orizzonti e Terra che sciolse la sua coda di cavallo, simbolo della sua tanta attesa libertà.

Colonna sonora[]

Articolo principale: Soundtrack originale di Final Fantasy VI

La colonna sonora di Final Fantasy VI è il lavoro del musicista storico della serie Nobuo Uematsu. La composizione consiste in temi dedicati ai personaggi principali ed alle ambientazioni, oltre a musiche per le battaglie e sfide contro i boss, così come per le scene di gioco. Aria di Mezzo Carattere è una fra le ultime tracce, suonata durante una scena che riguarda un'opera teatrale. La traccia comprende una voce strumentale che armonizza la melodia: infatti, le limitazioni della cartuccia SNES ha impedito l'utilizzo di una vera traccia vocale. La colonna sonora di Final Fantasy VI è stata apprezzata, ed è ormai ritenuta una delle più belle colonne sonore dei media, e la migliore dei videogiochi secondo GameSpot. Il pezzo Dancing Mad ha attirato molta attenzione per la sua originalità e complessità, ed è diventato molto amato e popolare.

L'album orchestrale Final Fantasy VI: Grand Finale comprende una versione arrangiata del tema, che comprende parole in italiano ed eseguita da Svetla Krasteva con un background orchestrale. Il tema si può anche trovare nel secondo filmato FMV (Full-Motion Video) presente nel remake per PlayStation con lo stesso testo ma un arrangiamento musicale diverso. In aggiunta, l'album Orchestral Game Concert 4 include una versione estesa dell'opera.

Final Fantasy VI: Grand Finale comprende undici tracce del gioco, arrangiate da Shiro Sagisu e Tsuneyoshi Saito, suonate dalla Ensemble Archi Della Scala e l'Orchestra Sinfonica di Milano. Piano Collections: Final Fantasy VI, un secondo album d'arrangiamenti, comprende tredici tracce del gioco, arrangiate e suonate su pianoforte da Reiko Nomura. Ulteriormente, l'opera originale è stata rilasciata in tre CD in Giappone come Final Fantasy VI: Original Sound Version. Una versione dell'album è stata rilasciata in seguito in Nord America sotto il titolo di Final Fantasy III: Kefka's Domain, disponibile esclusivamente tramite il servizio d'ordini via mail di SquareSoft.

Sviluppo[]

Yoshitaka Amano, collaboratore a lungo termine nella serie di Final Fantasy, fece il suo ritorno come Image Designer. Amano ha provveduto a fornire sketch ai programmatori, che li hanno convertiti negli Sprites inclusi nel gioco. Durante la conversione, sono state prese alcune libertà come il cambiamento dei capelli di Terra da biondi a verdi. La release per PlayStation include dei Full-Motion Video prodotti specificatamente per il remake: il look dei personaggi nelle sequenze video è basato sui lavori di Amano, invece che sugli Sprites presenti nel gioco.

Nonostante non sia il primo gioco ad utilizzare graficamente la Modalità 7 del Super Nintendo, Final Fantasy VI ha fatto un uso molto più estensivo di questa piuttosto che i suoi due predecessori. A differenza di Final Fantasy IV e Final Fantasy V, per esempio, la World Map è renderizzata in Modalità 7, che permette una prospettiva simil-3D piuttosto che quella di un gioco bidimensionale.

I primi screenshots della versione originale giapponese del gioco rivelano alcuni minori, differenti piani fatti durante lo sviluppo. All'inizio del gioco, invece che Valigarmanda nel ruolo dell'esper congelato, era Maduin ad apparire incastrato nel ghiaccio. Inoltre, Final Fantasy VI è il primo gioco della serie a comprendere Biggs e Wedge che originariamente dovevano chiamarsi Les e Bafra.

Localizzazione e censura[]

FFVI SNES Logo

Il logo della versione SNES.

La localizzazione in lingua inglese per Super Nintendo include un po' di cambiamenti rispetto al gioco originale in giapponese. Il più ovvio di questi è il titolo del gioco, che è stato cambiato per riflettere il fatto che fosse soltanto il terzo Final Fantasy ad essere rilasciato in Nord America. A differenza di Final Fantasy IV (originariamente rilasciato in Nord America sotto il titolo Final Fantasy II), non ci sono grosse modifiche nel gameplay, anche se certe alterazioni editoriali sono state applicate allo script in inglese. In una intervista del gennaio 1995 fatta sul giornale Super Power, il traduttore Ted Woolsey ha spiegato che "esiste un certo livello di giocosità e... sessualità nei giochi giapponesi che non esiste qui (negli USA), questo dipende dalle regole guida di Nintendo of America". Alcuni particolari grafici sono stati cambiati lievemente per coprire istanze di nudità.

Nella versione giapponese, Relm, che ha dieci anni, ha la tendenza a usare un linguaggio scurrile. Di conseguenza, nelle versioni occidentali, le sue frasi sono state censurate, rimuovendo ogni parolaccia senza cambiare la sua personalità.

In aggiunta, la localizzazione inglese mostra parecchi cambi di nome. Alcune alterazioni erano una necessità per via delle restrizioni di lunghezza (ad esempio "Stragus" è stato accorciato in "Strago"). Altri cambi erano stati fatti per via delle linee guida di Nintendo sopra menzionate, come, per esempio, restrizioni sull'uso dell'immaginario religioso, come il cambiamento della magia "Holy" (Sancta) in "Pearl" (Perla). Altre modifiche sono state fatte semplicemente per la differenza di cultura fra i giocatori asiatici e quelli del Nord America. Per esempio, il nome giapponese di Terra, Tina, suona esotico a chi parla giapponese, ma è un nome anglofono comune. Infine, i file di testo sono stati accorciati perché altrimenti non sarebbero stati in grado di inserirsi nello spazio dati disponibile nella cartuccia ROM.

Il porting Nord Americano ed Europeo per PlayStation riprende la traduzione originale fatta da Woolsey, con un piccolo numero di modifiche, che includono il ritorno del titolo originale giapponese Final Fantasy VI, grafica non censurata, ed un numero di personaggi e cambiamenti dei nomi degli oggetti. Tuttavia, invece di usare la versione originale giapponese di Siren, un terzo sprite di Siren è stato usato in quanto più censurato dell'originale sprite giapponese, ma pur sempre meno censurato rispetto a quello del Nord America.

Remake[]

PlayStation[]

Final Fantasy VI è stato il terzo ed ultimo gioco della saga di Final Fantasy rilasciato per Super Nintendo ad essere portato sulla piattaforma Sony PlayStation ed è uscito esattamente un anno dopo il porting di Final Fantasy V e due anni dopo il porting di Final Fantasy IV. É stato poi seguito da un remake degli originali Final Fantasy e Final Fantasy II nella compilation Final Fantasy Origins. In Giappone, il porting per PlayStation è stato rilasciato sia individualmente che insieme al quarto e al quinto capitolo come parte di una versione limitata chiamata Final Fantasy Collection. In Nord America, il porting è stato rilasciato insieme a Final Fantasy V come parte del progetto Final Fantasy Anthology. In Europa, il gioco è stato rilasciato individualmente (insieme ad una demo di Final Fantasy X), diventando la prima volta in cui il gioco è stato rilasciato ufficialmente in territori basati sulla codifica PAL.

Tecnicamente, il porting per PlayStation è molto simile alla versione originale per Super Nintendo. A parte l'aggiunta di un paio di scene in Full Motion Video (FMV) prima dell'introduzione originale e dopo il finale originale, la grafica ed il sonoro sono rimasti identici alla versione originale. A differenza del remake di Final Fantasy IV nella compilation Final Fantasy Chronicles, la sceneggiatura della versione PlayStation del Nord America è rimasta senza modifiche (i guil sono rimasti "GP", Ultima Weapon è rimasta "Atma Weapon", la Masamune è rimasta "Aura"). Le uniche modifiche osservabili al gameplay riguardano la correzione di alcuni bug lasciati nel gioco originale e l'aggiunta di una nuova funzione di "salvataggio veloce" che permette ai giocatori di salvare velocemente i loro progressi di gioco nella RAM della PlayStation. Per via della natura volatile della memoria di sistema, i salvataggi veloci vengono persi se l'accensione della console viene interrotta. Infine, il porting include alcuni bonus, come il bestiario e le gallerie artistiche che sono rese accessibili dal menù principale del gioco, rivelato mentre il giocatore progredisce durante il gioco.

Game Boy Advance[]

Un porting di Final Fantasy VI per console portatili è stato preso in considerazioni da Square fin dai primi mesi del 2001. Tuttavia, il progetto è fallito a causa dell'assenza di una piattaforma adeguata: infatti la WonderSwan Color non era abbastanza potente da far partire il gioco e Nintendo non ha permesso a Square di sviluppare su Game Boy Advance, nonostante le pressioni di Sakaguchi.

Ultros

Una schermata della versione Game Boy Advance

Alcuni anni più tardi, dopo che i rapporti fra Square (ora Square Enix) e Nintendo migliorarono, fu annunciato che Final Fantasy VI sarebbe stato rilasciato su Game Boy Advance sotto il titolo di Final Fantasy VI Advance. Questo coincide con i remake di Final Fantasy IV (rilasciato in Nord America il 12 dicembre 2005) e Final Fantasy V (rilasciato in Nord America il 6 novembre 2006). Final Fantasy VI Advance è stato rilasciato il 5 febbraio 2007. Alcuni dei bug presenti nelle precedenti versioni sono stati corretti. La grafica di gioco è stata drasticamente illuminata e si può notare un po' di lag nella grafica quando alcuni effetti complessi di battaglia vengono usati. Come le altre versioni per Game Boy Advance, include diverse aggiunte:

  • Quattro nuovi esper: Leviatano, Gilgamesh, Kyactus e Diablos;
  • Un nuovo dungeon, il covo del drago, con un nemico d'eccezione come superboss: il precedentemente scartato Drago Kaiser;
  • Un altro superboss, Omega;
  • Nuovi equipaggiamenti per ogni personaggio, incluse armi esclusive;
  • Nuova traduzione, molto più fedele a quella originale in giapponese, ma che mantiene alcuni cambi di nome effettuati da Ted Woolsey, correggendone altri;
  • Nonostante sia difficile da notare, alcune posizioni dei nemici in battaglia ed altre posizioni dello schermo nelle scene sono diverse per sfruttare le potenzialità dello schermo del Game Boy Advance;
  • Una nuova arena chiamata tempio delle anime;
  • L'immancabile bestiario;
  • Musiche remixate;
  • Palette di gioco modificate;
  • Linguaggio Multi-5;
  • Piccole modifiche ad alcune scene (è stata rimossa una scena a Figaro Sud, dove Celes veniva picchiata da due soldati);

iOS/Android[]

Un ulteriore remake è stato rivelato alla fine di una conferenza stampa, e come tutti i capitoli precedenti anche Final Fantasy VI è approdato per i dispositivi iOS e Android con una grafica migliore e più dettagliata ma non convertita in 3D come Final Fantasy IV: The After Years e con un sistema di gioco intuitivo e scorrevole. Alcune delle modifiche più significative sono state apportate al sistema di battaglia in cui il turno dei personaggi è regolato non più dalla barra ATB ma dall'innalzarsi della loro finestra comandi; quando la finestra raggiunge una certa altezza, il personaggio potrà eseguire la mossa. Quando è possibile dar luogo all'azione di più personaggi è possibile scegliere quale dovrà sferrare la prima mossa senza dover premere un pulsante per far ruotare l'iniziativa. I comandi Jujitsu di Sabin e i comandi Bushido di Cyan sono stati resi più intuitivi per renderne l'esecuzione più semplice. Durante l'esplorazione non è presente un pulsante di marcia e i personaggi sono liberi di muoversi in diagonale, anche se dal menu opzioni è possibile disabilitare il movimento in otto direzioni e impostarlo sulle quattro vie tradizionali. Nel menu sono stati inseriti un album in cui vengono raccontati gli eventi del gioco e un riproduttore musicale in grado di riprodurre l'intera colonna sonora. È stato inoltre aggiunto il salvataggio automatico, come per i precedenti port mobili, in modo da ricominciare nel punto in cui si è stati sconfitti dopo un Game Over.

Il gioco utilizza la traduzione della versione GBA e tutti i suoi contenuti recentemente aggiunti. La qualità della musica è sempre quella versione SNES. Il menu è stato ridisegnato da Kazuko Shibuya mentre i ritratti dei personaggi sono basati sui ritratti originali, che a loro volta si basavano sulle illustrazioni di Yoshitaka Amano. Gli sprite del gioco sembrano essere fatti come gli sprite del port di Final Fantasy V per iOS/Android ad opera di Kazuko Shibuya. La versione iOS del gioco supporta i dati salvati di altri dispositivi iOS sincronizzati tramite iCloud. A differenza dei titoli precedenti di Final Fantasy per iOS, che supportano iOS 4.3 o successivi, Final Fantasy VI richiede iOS 7 o versioni successive per giocare.

Curiosità[]

  • Final Fantasy VI è il titolo della serie preferito da Nobuo Uematsu e il direttore Hiroyuki Itou.
  • I boss Ultros, Tyfon, Treno fantasma e Mortifero sono riapparsi nel remake per Game Boy Advance e PSP del primo Final Fantasy, come boss segreti. Una cosa simile avviene anche in Final Fantasy IV: The After Years, dove però alcuni sono boss obbligatori. In questo gioco, inoltre, Tyfon è sostituito da Ultima Weapon.
  • Final Fantasy VI è uno dei capitoli preferiti dai fans, ed è stato soggetto a numerosi tributi e parodie da parte loro: tra queste figurano riedizioni di sigle di anime famosi, come Full Metal Alchemist, e una parodia basata sulla serie My Little Pony: Friendship is Magic.
  • Parte del cast di Final Fantasy VI è visibile tra il pubblico durante la battaglia dei gladiatori in Secret of Evermore.
  • Parte del cast è visibile anche nel webcomic Order of the Stick, in cui i due protagonisti, vestiti da Locke e Mog, cercano di intrufolarsi nella Blackjack solo per essere scoperti e buttati giù dalla nave in movimento.
  • Nell'edizione Anthology, durante i filmati, diventa evidente l'abissale differenza tra gli artwork di Yoshitaka Amano e i modelli di gioco effettivi: Terra e Celes in particolare sono completamente diverse nei video, rispetto a come appaiono nel gioco.
  • Final Fantasy VI ha ricevuto un gran numero di riconoscimenti da parte di riviste del settore videoludico, tra cui:
    • Ottavo posto nella top ten dei migliori giochi secondo la rivista Game Informer, che ha dedicato al gioco l'intera copertina del numero 200.
    • Numerosi premi da Electronic Gaming Monthly, quali "Miglior gioco di ruolo" e "Miglior colonna sonora". La stessa rivista ha dichiarato nel 2002 la scena dell'opera uno fra i "20 più grandi momenti della storia dei videogiochi su console".
    • Quarto posto nella classifica di Nintendo Power dei 285 migliori videogiochi di tutti i tempi.
    • Miglior titolo della serie Final Fantasy e miglior RPG di sempre, nonchè nono nella classifica dei 100 migliori videogiochi di tutti i tempi, secondo la rivista IGN. È stato inoltre inserito nel 2009 nella "Videogame Hall of Fame".

Collegamenti esterni[]

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