Final Fantasy Wiki
Iscriviti
Advertisement
Final Fantasy Wiki

Etro è una divinità prominente nell'ambito della Fabula Nova Crystallis.

Si tratta di uno dei personaggi chiave nel mito della creazione dell'universo, in particolare è la responsabile della creazione del genere umano e colei che mantiene l'equilibrio tra il mondo mortale e l'aldilà. Il suo ruolo effettivo nella serie varia da un titolo all'altro, ma il suo diretto intervento è ciò che porta a numerosi eventi nel corso della trilogia di Final Fantasy XIII.

Archivi[]

Final Fantasy XIII[]

La dea[]

Senza nulla cercare, la dea nulla creò. Provò solo pietà.
Commiserando le effimere vite destinate a morire, impedì la distruzione finale facendo cadere nel sonno chi avrebbe spezzato milioni di destini.
Commiserando le disperate vita intrappolate in un compito più crudele della morte, inviò i suoi servitori a coloro che avevano smarrito la via per guidarli verso la speranza.

Fabula Nova Crystallis[]

I figli del divino Pulse squarceranno la terra e cercheranno il varco nel regno materiale.
I figli del nefasto Lindzei distruggeranno la vita e cercheranno il varco nel regno spirituale.
Io ho visto.
Con la chiave segreta della disperazione, la porta celata si aprirà.
Solo il sacrificio potrà richiamare la speranza.

Quando gli dei di questo mondo cadranno, da una dimensione senza forma né colore, oltre il varco di luce, si librerà un canto muto: la sconfortata melodia di Etro, la dea che guarda misericordiosa come le effimere vite si spengono.

Final Fantasy XIII-2[]

La dea Etro[]

Negli antichi annali di Gran Pulse si narra che Etro, la dea della morte e del caos, risiede nel mondo in cui riposano le anime dei defunti: Valhalla.

Gli abitanti di Gran Pulse sono devoti a Pulse, la divinità da cui deriva il nome della loro terra, e il folclore locale dipinge Etro come un'abominevole dea dell'oltretomba.
Tuttavia, pare che ai tempi di Paddra avesse numerosi fedeli e che la veggente ricevesse il potere di vedere il futuro direttamente da lei.

Rammarico di Etro[]

I segreti di Yeul
Etro ha sempre donato senza risparmiarsi: ha aperto il portale dal regno invisibile e concesso la propria forza agli umani a scapito della propria.

Ora la dea riposa nel caos. Quando entrerà a far parte del nulla perfetto, il genere umano e l'intero universo perderanno ogni sostegno. Il tempo reclama una nuova figura divina...

Lightning Returns: Final Fantasy XIII[]

La dea Etro e Valhalla[]

Etro è la dea della morte, sovrana di Valhalla, il regno invisibile del Caos i cui fedeli, da quando il credo predicato dall'Ordine ha reso Bhunivelze il dio della religione ufficiale, sono tacciati di eresia.

Fu grazie alla sua potenza che il Caos, l'energia infinitamente distruttiva che rischiava di straripare da Valhalla, fu arginato così che il mondo evitasse la catastrofe. Lightning ebbe il compito di proteggere la dea nel suo regno ma la sua sconfitta fece sì che Etro si dissolvesse nel nulla. Coloro che credono in lei ne sono ignari, ma la dea è morta e dal suo trapasso ha avuto inizio la tragedia che incombe oggi sul mondo.

Affresco: Nascita e morte della dea[]

Etro, la dea creata dall'onnipotente Bhunivelze.

Una divinità stolta che, affezionata agli esseri umani, donò tutta se stessa per il loro bene, arrivando persino a rinunciare alla propria vita, cadendo in un sonno eterno.

Mitologia[]

Secondo la mitologia ufficiale della Fabula Nova Crystallis, il mondo è diviso in due parti: una visibile, regno dei viventi, e una invisibile, regno dei morti. Quest'ultima è stata creata da Muin, la dea creatrice, dopo essere stata deposta dal figlio Bhunivelze, che desiderava regnare incontrastato. Il dio vedeva la perfezione nel suo regno, ma la presenza della morte come parte di esso lo tormentava.

Credendo che la morte fosse una maledizione creata dalla madre per minare il suo dominio, Bhunivelze creò tre divinità, Pulse, Etro e Lindzei, perchè cercassero la porta per il regno invisibile e distruggessero definitivamente Muin. Tuttavia, Bhunivelze aveva inconsciamente creato Etro a immagine della propria madre, perciò decise di non affidarle alcun potere, temendo che potesse rivoltarsi contro di lui. Dopo aver affidato il suo regno ai due figli rimanenti, Bhunivelze entrò in un sonno di cristallo, da cui si sarebbe risvegliato solo qualora la porta fosse stata trovata.
Mentre Pulse e Lindzei plasmavano il mondo mortale creando altri fal'Cie per gestirlo al meglio, Etro era sola. Piena di dolore per non essere stata considerata da Bhunivelze, la dea si tolse la vita e scomparve nel regno invisibile. Dal suo sangue versato prese vita il genere umano, in cui Lindzei infuse l'anima perché potesse servire gli dei.

Nel regno invisibile, Etro si ritrovò a Valhalla, dove incontrò Muin, ormai quasi del tutto consumata dal Caos che pervadeva l'area. Prima di scomparire per sempre, la dea madre affidò a Etro il compito di mantenere intatto l'equilibrio tra i due mondi, o tutto sarebbe finito. Condannata a vivere lontana dal mondo in cui era nata, Etro si sentì in qualche modo legata agli esseri umani, che i fal'Cie usavano come mere pedine per i loro scopi, e decise di donare loro un frammento del Caos, il cuore, che diventasse la loro più grande forza anche nell'ora più buia.
Completamente a loro insaputa, Etro divenne la guida spirituale degli uomini: ad ogni morte, la loro anima non si disperdeva nel Caos, ma era invece purificata dalla dea e rispedita nel mondo mortale perché si reincarnasse in un altro essere umano, creando così un ciclo che impediva al Caos di espandersi.

Culto[]

Pur essendo la diretta creatrice del genere umano, Etro non è mai stata particolarmente venerata nel corso della storia. Il motivo principale è la sua assenza fisica dal mondo mortale: Etro non ha fal'Cie che guidano gli umani, e i doni che ha dato all'umanità sono cose meno tangibili rispetto a ciò che possono fare i fal'Cie di Pulse o di Lindzei.
Proprio grazie al loro potere sul mondo, Pulse e Lindzei sono spesso considerati gli unici dei, e chi conosce l'esistenza di Etro tende a temerla come dea della morte. L'unica eccezione è rappresentata dall'antico popolo dei Lungiveggenti, che aveva Etro come divinità dominante: la leader della nazione, Paddra Nsu-Yeul, era la reincarnazione del primo essere umano apparso sul mondo, plasmato a immagine di Etro stessa, e proprio la dea le ha permesso di reincarnarsi con tutti i propri ricordi ogni volta che la sua vita volgeva al termine, oltre a farle dono della preveggenza per guidare il suo popolo. Questi doni sono stati la rovina stessa della nazione di Paddra, patria dei Lungiveggenti, che nel tentativo di evitare una profezia ha finito per farla avverare.

Ironicamente, il potere di Etro è inconsapevolmente sfruttato dagli umani che vengono scelti come l'Cie dai fal'Cie: gli Esper, che alcuni l'Cie possono comandare tramite l'arte dell'invocazione, sono in realtà abitanti del regno di Valhalla e diretti sudditi di Etro.

Dopo la fine dei tempi, un nuovo culto della dea è nato a Nova Chrysalia, i rimasugli del mondo non ancora inghiottiti dal Caos: i Figli di Etro. Questa setta è contrapposta all'Ordine della salvezza, la religione dominante a Nova Chrysalia, per il quale i suoi membri sono considerati eretici: al contrario dell'Ordine, i Figli di Etro credono che solo la morte eterna sia la vera salvezza per l'umanità, e ripudiano l'idea di reincarnarsi nel nuovo mondo creato dal dio Bhunivelze, sperando invece di raggiungere Valhalla.
In seguito al ritrovamento di una fonte profetica contenente l'ultima predizione dell'ultima incarnazione di Yeul, i Figli di Etro hanno scoperto l'esistenza della misteriosa Salvatrice, che secondo l'Ordine sarà inviata dal dio Bhunivelze per salvare i giusti dalla distruzione totale: la profezia mostra in particolare una donna dai capelli rosa che viene uccisa da un uomo conosciuto come il cacciatore delle tenebre. Quest'ultimo, pur non essendo affiliato ai Figli di Etro, è ammirato dai fanatici della setta per il suo ruolo nella profezia, al punto che alcuni di essi cercano di farla avverare al suo posto uccidendo barbaramente qualunque donna dai capelli rosa.

Storia[]

Gli interventi della dea[]

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Etro era la dea invisibile che aveva segretamente guidato gli uomini nel corso della loro storia. Oltre a guidare le loro anime nuovamente verso il mondo mortale dopo la morte, li aveva occasionalmente aiutati in modi più diretti, specialmente quando ciò andava contro i piani dei suoi fratelli di trovare il passaggio per il suo regno. Il suo primo intervento drastico avvenne durante la Guerra dell'Oblio, durante la quale impedì il giorno del Ragnarok inducendo al sonno di cristallo le due l'Cie Oerba Dia Vanille e Oerba Yun Fang, appuntate da Pulse per distruggere Cocoon.
Cinquecento anni dopo, quando un fal'Cie di Pulse risvegliò le due l'Cie e marchiò Lightning, Snow Villiers, Sazh Katzroy e Hope Estheim per aiutarle allo scopo, Etro decise di mettere alla prova la volontà del nuovo gruppo con gli Esper, che essi riuscirono a domare ogni volta. Quando la l'Cie Fang fu costretta a trasformarsi in Ragnarok da un fal'Cie di Cocoon, la dea annullò la trasformazione. Il legame dei nuovi l'Cie con Cocoon era più profondo, e grazie a questo Ragnarok non segnò la distruzione di Cocoon, bensì la sua salvezza. Ammirando la determinazione dei l'Cie, Etro decise di liberarli dal loro tormento, rimuovendo i loro marchi e risvegliandoli dal sonno di cristallo.

Il paradosso[]

L'atto di misericordia di Etro ebbe tuttavia conseguenze inaspettate: il suo intervento aveva creato un paradosso nella linea temporale, e un'ondata di Caos emerse dal terreno. La dea riuscì a contenere l'espansione al prezzo di un'enorme parte della sua forza, e non potè impedire che il Caos conducesse Lightning a Valhalla. La giovane donna si trovò al cospetto di Etro, che le disse che originariamente odiava lei e i suoi amici per le morti che avevano causato come l'Cie, ma aveva concesso loro la libertà dopo aver visto la loro determinazione nel salvare il popolo di Cocoon.
Etro mostrò a Lightning la solitudine che aveva provato per millenni, e le rivelò anche il triste futuro che attendeva l'umanità a causa delle sue azioni: il paradosso creato dal suo intervento si era ripercosso nel tempo, causando la morte prematura della veggente Yeul in numerose epoche, e aveva portato alla follia il suo guardiano immortale Caius Ballad, che avrebbe un giorno trovato la via per Valhalla e avrebbe tentato di ucciderla. Sentendosi in colpa per il dolore della dea, Lightning decise di rimanere a Valhalla per proteggerla, mentre Etro entrava in un sonno profondo.

La caduta della dea[]

Il futuro visto da Etro era stato causato dalle sue stesse azioni: provando pietà per Yeul quando la sua anima non riusciva a purificarsi dopo la morte, le concesse di reincarnarsi automaticamente ad ogni morte e le diede il potere di vedere con i suoi occhi, rendendola una veggente. Questo potere era troppo da contenere per un corpo mortale, e ogni incarnazione di Yeul era condannata a morire giovanissima.
Per proteggere Yeul, Etro aveva donato il proprio cuore di Caos al suo guardiano Caius, concedendogli così la vita eterna. Benché le intenzioni della dea fossero nobili, Caius vide il proprio dono come una maledizione, costretto a vedere la sua protetta morire in continuazione senza che potesse fare nulla, e per questo arrivò a odiare profondamente Etro. Il solo modo in cui avrebbe potuto liberare se stesso e Yeul dal loro crudele destino, sarebbe stato uccidere la dea stessa distruggendo il cuore del Caos.
Poiché non poteva togliersi la vita da solo, Caius addestrò numerosi apprendisti nel corso dei secoli, che potessero ucciderlo quando fossero diventati abbastanza forti, ma nessuno era mai riuscito nell'impresa. In un futuro lontano, il guardiano riuscì a raggiungere Valhalla e affrontare Lightning, nella speranza di uccidere personalmente Etro o perlomeno di morire provando.

Per fermare Caius, Etro chiamò dalla fine dei tempi l'ultimo uomo rimasto in vita, un giovane di nome Noel, apprendista di Caius. Attraverso Lightning, concesse anche nuovi poteri alla sorella di lei, Serah, tra i quali c'era anche la stessa capacità di vedere il futuro che aveva dato a Yeul.
Noel e Serah viaggiarono attraverso il tempo per risolvere numerosi paradossi che Caius stava causando nel corso del tempo, ma i loro sforzi furono infine vanificati quando si resero conto di essere stati manovrati dal guardiano sin dall'inizio. Caius riuscì a costringere Noel a trapassare il cuore del Caos con la sua spada, uccidendo Etro e unendo il mondo mortale e Valhalla in un regno senza tempo, in cui Yeul non avrebbe più dovuto reincarnarsi all'infinito.

Un mondo senza tempo[]

Senza più Etro a mantenere l'equilibrio tra i due mondi e il ciclo di reincarnazione delle anime viventi, non nacquero più bambini per cinquecento anni, e quando una persona moriva, la sua anima si univa al Caos che pian piano erodeva quel che rimaneva del mondo. In compenso, le condizioni per il risveglio di Bhunivelze erano state rispettate, e il dio creatore si ritrovò in un mondo ben diverso da quello che aveva lasciato.
Intenzionato a creare un nuovo equilibrio, Bhunivelze progettò di reincarnare i pochi umani rimasti in un nuovo mondo, e risvegliò Lightning, che era entrata in un sonno di cristallo, perché si occupasse di salvare le loro anime. L'intenzione del dio era ingraziarsi la fiducia di Lightning e renderla la nuova Etro, ma la donna si ribellò a lui e lo distrusse dopo aver spezzato il suo controllo sulle anime.

Con Bhunivelze sconfitto, il nuovo mondo fu libero dalle catene degli dei, e Lightning si reincarnò con i suoi amici in una nuova vita, mentre Caius le numerose incarnazioni di Yeul crearono un nuovo mondo invisibile per mantenere il nuovo equilibrio.

Gli spoiler finiscono qui.

Profilo[]

Aspetto fisico[]

Etro non è mai vista fisicamente in nessuno dei giochi della Fabula Nova Crystallis, ma ne esistono alcune rappresentazioni artistiche. Nei mazzi di carte da gioco di Serendipity in Final Fantasy XIII-2, le carte regina portano una sua immagine, che la mostra come una giovane donna avvolta in un velo bianco. In Lightning Returns: Final Fantasy XIII, gli affreschi nelle rovine del tempio la mostrano con grandi ali dorate, spallacci dorati e un elmo alato che le copre gli occhi.
La rappresentazione più famosa di Etro è quella realizzata per Final Fantasy Versus XIII, il titolo che sarebbe diventato Final Fantasy XV: questo dipinto di Yoshitaka Amano ritrae una donna dalla pelle pallida avvolta in abiti grigio-bluastri che nascondono le sue braccia, e con una grande corona sul capo.

Il simbolo di Etro ha la forma di un cerchio circondato da glifi che formano un motivo a goccia, ed è visibile negli occhi delle persone benedette dal suo potere di preveggenza. Un'altra simbologia ricorrente associata a Etro sono le piume bianche, che appaiono attorno alla sua campionessa Lightning e contrastano con le piume nere di Caius, un guardiano caduto che un tempo serviva Etro e ora si contrappone a lei.

Personalità[]

Come menzionato nella mitologia ufficiale, Etro è una dea triste e malinconica a causa del suo isolamento e del suo ricordo di ogni vita umana che si è spenta nel corso della storia. Ha una natura compassionevole verso la razza umana, è in grado di vedere il cuore delle persone e giudicarne le azioni, come fa con Lightning in Final Fantasy XIII-2 Fragments After.

Il suo attaccamento all'umanità è anche considerabile il suo più grande difetto: non essendo stata dotata di uno scopo, Etro agisce guidata puramente da emozioni e impulsi. Questo le ha dato fama come una dea stolta, le cui azioni, per quanto ben intenzionate, hanno spesso conseguenze estremamente negative sul lungo termine. Il dono della preveggenza e della reincarnazione dato a Yeul, l'immortalità di Caius e la sua decisione di salvare Lightning e i suoi amici nel giorno di Ragnarok sono la causa scatenante di tutti gli eventi che si verificano in Final Fantasy XIII-2.

Dietro le quinte[]

Etro avrebbe dovuto essere un'entita prominente anche nel progetto Final Fantasy Versus XIII, il titolo della Fabula Nova Crystallis che poi ne è stato separato per diventare Final Fantasy XV: in particolare, sarebbe stata la patrona del regno di Lucis, che nel gioco finale ha ancora uno stretto legame con il concetto della morte.

Il dipinto di Yoshitaka Amano che ritrae la dea sarebbe apparso durante la celebrazione dei trattati di pace tra Lucis e Niflheim, all'incontro formale tra Noctis Lucis Caelum e Stella Nox Fleuret: la donna avrebbe raccontato al protagonista una leggenda della sua patria Tenebrae, secondo cui i pochi mortali a cui è concesso vedere la luce del portale di Etro riceveranno poteri dal regno dei morti, facendo capire a Noctis che entrambi hanno avuto un'esperienza quasi mortale.
Questa scena è riadattata e ricontestualizzata nel film Kingsglaive: Final Fantasy XV, in cui il dipinto è ancora visibile nel nuovo scenario in cui la festa ha luogo.

Advertisement