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Icona Gabranth 1 Gabranth: Perché rinunci a ciò di cui devi avere più cura?
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Il boss finale è l'ultimo nemico affrontato durante la trama principale di un gioco.

Il boss finale è quel boss la cui sconfitta porta alla scena finale e ai titoli di coda, e alla conclusione della storia principale. Occasionalmente, un gioco può avere dei contenuti extra che possono essere sbloccati proprio con la sconfitta del boss finale.
Il boss finale è affrontato, come ovvio, al termine del livello finale del gioco, oltre il punto di non ritorno, ha un tema musicale personale e spesso è soggetto a una o più trasformazioni. In alcuni casi, più boss sono affrontati in sequenza dopo il punto di non ritorno, e non sempre il boss finale è il più forte della sequenza: lo scontro può essere puramente simbolico e non inteso come una vera sfida.

Orphan (crisi)Pericolo Spoiler: Seguono dettagli su trama e/o finale. (Salta sezione)

Final Fantasy[]

FFI Caos PSP

Caos, il reincarnato

Il boss finale è Caos, il dio del disordine e incarnazione del male primordiale. Quando i guerrieri della luce uccisero il cavaliere Garland, i demoni elementali richiamarono la sua anima duemila anni nel passato. Qui, Garland assorbì il loro potere e si trasformò in Caos, inviò i demoni del passato nel futuro e creò un ciclo temporale infinito che gli garantì l'immortalità. Dopo aver sconfitto i demoni elementali nella loro epoca, i guerrieri della luce viaggiano duemila anni indietro nel tempo e sconfiggono i demoni elementali e Caos prima che il ciclo possa ripetersi.

Caos è affrontato all'ultimo sotterraneo del tempio del Caos del passato, dopo una serie di piani in cui sono affrontate versioni più forti dei demoni elementali. Lo scontro inizia solo parlando con Garland nella stanza centrale, e il giocatore è libero di andarsene quando vuole prima di farlo: in battaglia, dispone di una serie di potenti attacchi di tutti gli elementi ed è in grado di curarsi completamente se in difficoltà. La battaglia è accompagnata dal normale tema di battaglia nella versione originale, ma a partire dalla versione Origins è riprodotto il brano "Last Battle".

Final Fantasy II[]

FFII Imperatore 2 PSP

L'Imperatore di Palamesia, sovrano degli inferi

Il boss finale è l'Imperatore di Palamesia, il malvagio despota risorto dagli inferi. L'Imperatore era stato ucciso dai ribelli della Rosa selvatica, ma la sua anima malvagia era troppo anche per l'inferno, e ciò gli permise di rinascere e diventare il nuovo re dei demoni. Tornato nel mondo dei vivi con gran sorpresa di tutti, l'Imperatore fece sorgere la fortezza infernale Pandæmonium. Firion, Maria, Guy e Leon, finalmente riuniti, viaggiano attraverso i meandri degli inferi fino alla cima di Pandæmonium, dove infine l'Imperatore è sconfitto per la seconda volta e scompare lanciando un urlo straziante.

L'Imperatore è affrontato all'ultimo piano del Pandæmonium. Lo scontro inizia solo parlando con lui nel punto più alto della stanza, e il giocatore è libero di andarsene quando vuole prima di farlo: in battaglia, dispone di una quantità di PV molto più alta di qualunque altro boss nella trama regolare, può ripristinare i propri PV con gli attacchi fisici e dispone di potenti attacchi magici, tra cui la potente Stella cadente. La battaglia è accompagnata dal brano "Battle Scene 2".

Final Fantasy II - Rinascita[]

FFII Imperatore 3 PSP

L'imperatore di Palamesia, sovrano dei cieli

Il boss finale è nuovamente l'Imperatore di Palamesia, ma in una nuova forma angelica. È rivelato che, al momento della sua morte, l'anima del despota si è divisa in due: una cadde negli inferi e risorse come nuovo sovrano, l'altra ascese ai cieli e sedette sul trono del palazzo celeste di Arubboth. Minwu, Scott, Josef e Ricard raggiungono l'Imperatore sul suo trono celeste, ma non si lasciano ingannare dalle sue lusinghe e dalla promessa di una vita eterna dopo la morte, e lo sconfiggono proprio mentre la sua metà malvagia cade per mano di Firion e degli altri ribelli, ponendo fine alla sua esistenza per sempre.

L'Imperatore è affrontato all'ultimo piano del palazzo ignoto. Lo scontro inizia nelle stesse identiche circostanze dello scontro con la sua forma infernale: in battaglia, si comporta in maniera molto simile alla sua controparte, ma è più propenso a usare gli attacchi magici rispetto a quelli fisici. Anche questa battaglia è accompagnata dal brano "Battle Scene 2".

Final Fantasy III[]

Nube oscura

La nube oscura, incarnazione del Nulla

Il boss finale è la nube oscura, un essere antico che brama il ritorno al Nulla. Quando lo stregone Xande, nel tentativo di scampare al suo destino di morte, destabilizzò i cristalli per fermare il tempo, causò uno squilibrio tra le forze di luce e oscurità, il cui risultato fu la comparsa della nube oscura, un'entità il cui unico scopo è restituire ogni cosa al Nulla. Persino i guerrieri della luce soccombono al suo potere, ma le anime degli stregoni Doga e Unei li riportano in vita, e permettono loro di entrare nel mondo dell'oscurità e distruggere la nube oscura per sempre.

La nube oscura è affrontata una prima volta sulla cima della torre di cristallo, in una battaglia impossibile da vincere, ma può essere affrontata definitivamente nel mondo dell'oscurità. Una volta entrati nel mondo dell'oscurità, non è più possibile uscirne, e lo scontro inizia raggiungendo la parte più alta dell'ultima stanza, ma il boss può essere ancora impossibile da sconfiggere se non sono affrontati i quattro boss agli angoli della prima stanza: in battaglia, la nube oscura dispone di potenti attacchi fisici e magici, tra cui il potente Raggio particellare, ma nei remake in 3D del gioco è accompagnata anche dai suoi tentacoli, che sono bersagli separati e attaccano indipendentemente. La battaglia è accompagnata dal brano "Last Battle".

Final Fantasy IV[]

Zeromus (finale)

Zeromus, l'odio concretizzato

Il boss finale è Zeromus, la manifestazione fisica dell'odio più puro. Il seleniano Zemus, imprigionato dal suo popolo in fondo alla gola lunare, iniziò a covare un profondo odio verso ogni cosa, e mirò a portare distruzione sul pianeta azzurro. Ucciso da Golbez e Fusoya, Zemus rilasciò tutto il suo odio, dando vita a Zeromus, un'entità che non conosce altro che odio. Golbez è sconfitto da un potere tanto forte, ma Cecil, attraverso i cristalli e le preghiere del pianeta azzurro, riesce a rendere Zeromus vulnerabile e, infine, a sconfiggerlo.

Zeromus è affrontato all'ultimo sotterraneo della gola lunare. Prima dello scontro finale si dovrà assistere a una lunga sequenza: prima avrà luogo una battaglia automatica contro Zemus, combattuta da Fusoya e Golbez; seguiranno due battaglie separate contro Zeromus, prima contro Golbez e Fusoya, poi contro il gruppo giocabile, e si concluderanno entrambe con la vittoria del cattivo; infine avrà luogo il vero scontro finale, durante il quale il gruppo sarà riportato in vita dalle preghiere del pianeta azzurro e si dovrà usare il cristallo ottenuto da Golbez per costringere Zeromus a rivelare la sua vera forma. Una volta iniziata la vera battaglia, il boss si rivela un avversario molto pericoloso, capace di usare potenti attacchi come il terribile Big Bang e di rimuovere gli status positivi della squadra con Buco nero. La battaglia è accompagnata dal brano "The Final Battle".

Final Fantasy IV -Interlude-[]

Il boss finale è l'impostora che ha preso il posto di Rydia. Apparsa davanti ai protagonisti nella caverna proibita, questa donna si allea con il gruppo di Cecil, e scala la torre di Babil per recuperare il potere degli Eidolon. Dopo aver attivato un meccanismo all'interno della torre di Babil, Rydia si rivolta contro i suoi alleati e scatena gli Eidolon contro di loro. Quando invoca Bahamut, però, la vera Rydia appare e riprende il controllo dei suoi Eidolon, portando l'impostora alla sconfitta.

Rydia? è affrontata all'ultimo piano della torre di Babil, dopo la sconfitta del boss Deus ex Machina. Lo scontro è diviso in due fasi intervallate dall'arrivo della vera Rydia: in battaglia, il boss invocherà in sequenza Ifrit, Shiva, Ramuh, Titano e Bahamut, che le impediranno di subire danni e dovranno essere sconfitti per lasciarla indifesa.

Final Fantasy IV: The After Years[]

TAY Creatore 3

Il Creatore, colui che dà e toglie la vita

Il boss finale è il Creatore, l'essere che manovra la volontà dei cristalli. Il creatore aveva portato i cristalli sul pianeta azzurro per studiarne l'evoluzione, come aveva fatto con molti altri mondi. Non più interessato al pianeta e considerando la razza umana un fallimento, inviò le sue Maenad per portare via i cristalli e lasciare il mondo nel caos. Il Creatore intende dirigere la sua luna contro il pianeta per divorarlo, ma gli eroi guidati da Cecil riescono a raggiungerlo nelle profondità del satellite. Il Creatore sfoggia varie forme, ma l'ultima è il risultato di un malfunzionamento del suo sistema di supporto vitale, che lo rende pericoloso per tutti, incluso se stesso. Dopo la battaglia il gruppo fugge dalla furia cieca del Creatore, mentre le Maenad si sacrificano una dopo l'altra per distruggerlo definitivamente.

Il Creatore è affrontato all'ultimo sotterraneo delle profondità della luna. Lo scontro sarà suddiviso in quattro battaglie separate: prima avrà luogo uno scontro con un boss chiamato semplicemente ???, che rappresenta l'ultimo ostacolo verso il boss; poi saranno affrontate in sequenza le tre forme del boss vero e proprio, l'ultima delle quali sarà suddivisa in due fasi separate in modo quasi identico allo scontro con Zeromus nel gioco originale. In battaglia, il Creatore usa un gran numero di attacchi speciali, ma può capitare che attacchi se stesso, a indicare che non è più in controllo della sua forma. L'intera sequenza è accompagnata da quattro temi musicali: "Planetary Core" è riprodotto durante lo scontro con la capsula del boss, "The Creator" contro la prima forma, "Evolution Astray" contro la terza e infine "Survival of the Fittest" contro la quarta.

Dopo lo scontro con il boss, il gioco non è ancora finito: è necessario uscire dalle profondità e sopravvivere a vari scontri con il Creatore, che però saranno resi più semplici dal sacrificio delle Maenad e dal fatto che il boss si colpirà da solo il più delle volte.

Nell'epilogo del gioco avrà inoltre luogo una battaglia amichevole tra Ceodore e Cecil, ma si tratta di uno scontro programmato che si concluderà automaticamente dopo qualche turno.

Final Fantasy V[]

FFV Neo Exdeath IOS

Neo Exdeath, emissario del Nulla

Il boss finale è Exdeath, il male supremo unito al potere del Nulla. Quando lo stregone nato da un albero riunì i due mondi per liberare il potere del Nulla, entrò nella Crepa interdimensionale per ottenerne definitivamente il controllo. Ripresa la sua vera forma di albero, lo stregone iniziò a risucchiare nel Nulla varie parti del mondo, ma lo sforzo combinato dei guerrieri della luce e dei guerrieri dell'alba destabilizzò il suo controllo sul Nulla, che gli si rivoltò irrimediabilmente contro. Sconfitto nella sua forma arborea, Exdeath si trasforma in Neo Exdeath, un essere intenzionato a riportare al Nulla ogni cosa, incluso se stesso, ma i guerrieri della luce riescono a sconfiggerlo, riportando il mondo alla normalità e sigillando nuovamente il Nulla.

Exdeath è affrontato all'ultimo sotterraneo della Crepa, dopo la sequenza della ricomparsa dei guerrieri dell'alba. Lo scontro sarà suddiviso in due battaglie separate: la prima sarà contro Exdeath in forma di albero, che disporrà di potenti e pericolosi attacchi magici; la seconda sarà contro il boss finale vero e proprio, Neo Exdeath, che sarà diviso in quattro sezioni che dovranno essere sconfitte e potrà causare danni eccezionali con Almagesto e infliggere status alterati casuali con Gran croce. La battaglia è accompagnata dal brano "The Final Battle".

Final Fantasy VI[]

FFVI Kefka 2 IOS

Kefka, il dio folle

Il boss finale è Kefka, ex mago di corte asceso a vera divinità. Dopo aver assorbito il potere della triade della discordia, Kefka ha gettato il mondo nel caos e ora lo osserva prostrarsi a lui mentre pian piano scivola verso l'oblio. Dalla cima della sua torre, usa la sua Luce del giudizio su qualunque cosa lo disturbi, con la sola intenzione di privare gli uomini della voglia di vivere. Gli eroi della Resistenza, finalmente riuniti dopo un anno di silenzio, raggiungono la torre di Kefka e distruggono la triade della discordia, per poi farsi strada attraverso una serie di creature invocate da Kefka fino ad arrivare al dio della magia in persona e, finalmente, a sconfiggerlo.

Kefka è affrontato all'ultimo piano della sua torre, dopo la sconfitta della triade della discordia. Lo scontro sarà suddiviso in quattro fasi in cui i potenti esseri che compongono la statua degli Dei sbarreranno la strada al gruppo prima del boss finale vero e proprio: la prima fase sarà contro un enorme demone con tre bersagli distinti, viso, braccio lungo e braccio corto; la seconda sarà contro quattro nemici distinti, Tigre, Macchina, Magia]] e Forza; la terza sarà contro il potente duo composto da Pacifico e Madama; la quarta e ultima fase sarà invece contro il boss finale vero e proprio, Kefka in forma divina, che disporrà di attacchi magici straordinariamente potenti, tra cui Derelitto, e potrà ridurre i PV della squadra a 1 tramite Angelo crudele. Ogni fase dell'intera sequenza di battaglia è accompagnata da uno dei quattro movimenti del celebre brano "Dancing Mad".

Final Fantasy VII[]

Seraph∙Sephiroth

Safer∙Sephiroth, l'angelo con un'ala sola

Il boss finale è Sephiroth, il SOLDIER leggendario con il complesso del Messia. Dopo essere stato risvegliato dalla sua stasi nel flusso vitale cristallizzato, Sephiroth invoca la magia proibita Meteora con l'intento di assorbirne l'energia e diventare un dio. L'unica cosa che potrebbe debellare Meteora era la magia opposta Sancta, ma la sola presenza di Sephiroth all'interno del cratere nord impediva ad essa di agire. Cloud e i suoi compagni raggiungono Sephiroth nel cratere nord, e lo sconfiggono prima che possa verificarsi l'irreparabile. Sephiroth cerca di affrontare Cloud un'ultima volta nella sua mente, ma ormai il giovane ha imparato come affrontarlo e lo respinge una volta per tutte, liberando Sancta e fermando la caduta di Meteora.

Sephiroth è affrontato nel cuore planetario, la parte più interna del cratere nord. Lo scontro sarà preceduto da una battaglia contro il boss Jenova∙SYNTHESIS, in cui il modo di combattere del giocatore determinerà alcune caratteristiche degli scontri che seguiranno: il gruppo affronterà quindi Bizarro∙Sephiroth, una sorta di bozzolo diviso in più parti, in quello che è lo scontro più complesso di tutto il gioco; a seguire ci sarà lo scontro con Safer∙Sephiroth, la forma divina del SOLDIER e quello che è considerabile il boss finale vero e proprio, che potrà usare un gran numero di potenti attacchi, tra cui la spettacolare Supernova; avrà infine luogo un duello uno contro uno tra Cloud e Sephiroth. Quest'ultima battaglia ha un valore puramente simbolico ed è parzialmente automatica: Cloud è in stato limite e dispone automaticamente di Colpo Omni, e qualunque azione compiuta su Sephiroth porta automaticamente alla sua sconfitta. La battaglia contro Bizarro∙Sephiroth è accompagnata dal brano "Birth of a God", mentre quella contro Safer∙Sephiroth è accompagnata dal ben più celebre tema musicale"One-Winged Angel".

Before Crisis -Final Fantasy VII-[]

Il boss finale è Zirconiade, l'invocazione definitiva. Questa creatura, tanto potente da necessitare più di una materia per essere invocata, fu richiamata nel mondo mortale da Fuhito, il folle scienziato del gruppo terrorista Avalanche. Sacrificando l'energia vitale della loro leader Elfe, Fuhito pianificava di usare Zirconiade per distruggere ogni forma di vita sul pianeta e riunirla al flusso vitale perché il pianeta stesso potesse rigenerarsi dalle ferite causate dalla Shinra. I Turks fuggiaschi, aiutati dal loro vecchio leader Veld e dal braccio destro di Elfe Shears, affrontano Fuhito, che si è offerto volontario per dirigere il potere di Zirconiade, e riescono a ucciderlo. Entrando nel portale da cui l'invocazione sta per uscire, il gruppo riesce a distruggerla prima che arrivi sul Pianeta, scongiurando la catastrofe.

Zirconiade è affrontato nei cieli di Midgar. La battaglia è suddivisa in tre fasi durante le quali il suo modo di combattere subirà alcune variazioni. La battaglia è accompagnata dal brano "Desperate Crisis".

Crisis Core -Final Fantasy VII-[]

VIICC Genesis 2

Genesis, il proto-SOLDIER

Il boss finale è Genesis Rhapsodos, il SOLDIER fuggitivo ossessionato dal poema Loveless. In preda alla disperazione per non essere riuscito a fermare il processo di decadimento che stava portando alla sua fine, Genesis tentò di usare una gigantesca materia trovata nei sotterranei di Banora per curarsi. Assorbendo il flusso vitale contenuto nella materia, il SOLDIER ottiene un potere straordinario e guarisce dal decadimento, ma Zack riesce infine a sconfiggerlo in duello e portare a termine la sua interpretazione di Loveless.

Genesis è affrontato nella parte più interna dei sotterranei di Banora, in un luogo chiamato "Luce della rovina". La battaglia è suddivisa in due scontri separati: il primo è contro un essere mostruoso chiamato Avatar Genesis, che Zack potrà attaccare direttamente solo con le magie o solo quando la sua enorme spada sarà piantata nel terreno; la seconda sarà contro il boss finale vero e proprio, Genesis in forma umana, meno minaccioso rispetto alla forma precedente, ma non per questo meno agguerrito. Lo scontro con Avatar Genesis è accompagnato dal tema musicale "The One Who Receives the Divine Protection of the Planet", mentre lo scontro con Genesis vero e proprio è accompagnato dal brano "The SOLDIER Way".

Nell'epilogo del gioco, è affrontata un'ultima battaglia tra Zack e un plotone di soldati Shinra, ma si tratta di una sequenza programmata in cui le azioni del giocatore non hanno alcuno scopo se non vedere quanto è possibile resistere prima di crollare.

Dirge of Cerberus -Final Fantasy VII-[]

Omega Weiss

Weiss Omega, l'Arma Ultima.

Il boss finale è la combinazione di Weiss l'Immacolato e della Weapon definitiva Omega. Quando l'organizzazione Deepground uccise numerosi innocenti per richiamare Omega, la Weapon apparve sopra Midgar e iniziò a raccogliere il flusso vitale del pianeta per trasferirlo in un altro mondo. Il corpo di Weiss e l'anima di suo fratello Nero diedero inizio a un processo di unione con Omega, secondo il piano originale del professor Hojo. Dopo aver ottenuto pieno controllo della protomateria, Vincent Valentine si trasforma in Chaos, entra nell'enorme Weapon e sconfigge definitivamente Weiss, salvando il pianeta dalla distruzione.

Weiss Omega è affrontato al termine del livello "Omega e Chaos", all'interno del cuore della Weapon stessa. In battaglia, il boss attacca usando due enormi braccia estensibili, evocando piogge di meteore o cambiando la configurazione del campo di battaglia per disorientare il giocatore.

Final Fantasy VII Remake[]

Final Fantasy VIII[]

Artemisia forma finale

Artemisia, sovrana di spazio e tempo

Il boss finale è Artemisia, la strega proveniente da un futuro lontano. Intenzionata a distruggere la trama del tempo per impedire la realizzazione del suo futuro e la sua morte per mano di un SeeD leggendario, Artemisia inviò la sua coscienza nel corpo di streghe del passato per causare un paradosso nel tempo e dare inizio alla compressione temporale. Sfortunatamente per lei, il gruppo di SeeD guidato da Squall Leonhart riuscì a sopravvivere al paradosso, raggiunse la strega nel mondo senza tempo da lei creato e la sconfisse dopo una lunga battaglia. Squall e Artemisia finirono quindi nel passato, dove la strega passò i suoi poteri a Edea Kramer e il SeeD le raccontò degli eventi futuri, intrappolando Artemisia in un ciclo temporale infinito.

Artemisia è affrontata all'interno del suo castello, in un luogo chiamato "Sala di Artemisia". Lo scontro sarà influenzato dai blocchi imposti da Artemisia sui comandi di battaglia, che potranno essere rimossi affrontando prima gli altri boss presenti nel castello, e seguirà inoltre alcune regole speciali: i personaggi in campo saranno scelti a caso e quelli sconfitti saranno "inghiottiti nello scorrere del tempo" se non resuscitati subito. Lo scontro è inoltre suddiviso in quattro battaglie separate: la prima è contro Artemisia in forma umana, e può essere sfruttata per lasciare morire i personaggi troppo deboli e sostituirli con quelli più forti; la seconda è contro Griever, il Guardian Force creato dalla mente di Squall; la terza è contro Artemisia fusa con Griever, capace di bloccare l'invocazione dei G.F. e causare pesanti danni con Attrazione fatale; l'ultima battaglia è contro la forma finale di Artemisia, dotata del controllo assoluto di spazio e tempo, capace di ridurre gli HP del gruppo a 1 con Giudizio infernale e di causare pesanti danni con la magia definitiva Apocalypse, che può però esserle rivoltata contro assimilandola da lei. Le battaglie successive alla forma umana di Artemisia sono accompagnate dai brani musicali "The Legendary Beast", "Maybe I'm a Lion" e "The Extreme".

Final Fantasy IX[]

FFIX Trivia

Trivia, l'oscurità eterna

Il boss finale è Trivia, l'incarnazione delle più oscure paure di ogni essere vivente. Quando Kuja cercò di distruggere il cristallo che rappresentava il cuore dei ricordi di Gaya, la sua disperazione richiamò la minaccia di Trivia dal profondo delle tenebre, e la sconfitta del jenoma nel nucleo del pianeta permise all'essere di manifestarsi nel mondo mortale. Trivia appare davanti a Gidan e ai suoi amici e rivela la sua intenzione di riportare ogni cosa al nulla per liberare i viventi dalla paura della morte, ma il gruppo di eroi lo affronta e lo sconfigge, dimostrando quanto può essere forte la voglia di vivere.

Trivia è famoso per essere un autentico boss finale "a sorpresa": è infatti affrontato subito dopo lo scontro finale con il cattivo principale, e appare all'improvviso senza che la sua presenza sia stata mai menzionata in tutto il gioco. Lo scontro è combattuto in un luogo chiamato "Colle della disperazione", dopo la sconfitta di Kuja (Trance) nel mondo di cristallo, e il giocatore ha la possibilità di scegliere che personaggi mandare in campo prima di iniziare: in battaglia, Trivia dispone di potenti attacchi fisici e magici, può causare danni devastanti con Newtonring e infliggere status alterati casuali con Crocifissione. La battaglia è accompagnata dal brano "The Final Battle", anche noto come "Grand Cross".

Final Fantasy X[]

Eone di Braska (con spada)

L'Eone di Braska

Il boss finale è Yu Yevon, lo spirito persistente del grande invocatore che mille anni fa creò l'essere conosciuto come Sin. Sconfitto più volte nel corso dei secoli, Sin ritornava sempre perchè Yu Yevon prendeva possesso dell'Eone supremo che lo aveva sconfitto, e la sua ultima incarnazione era Jecht, che era diventato l'Eone supremo dell'invocatore Braska. Dieci anni più tardi, dopo aver scoperto le terribili verità che il clero di Yevon nascondeva su Sin, Tidus, figlio di Jecht, e Yuna, figlia di Braska, riescono a fermare la furia di Sin e a entrare nel suo corpo, dove sconfiggono Jecht nella sua forma di Eone. Yu Yevon però non è ancora sconfitto, e può ancora ricreare Sin finché ci sono Eoni da possedere, perciò Yuna sacrifica a malincuore tutti i suoi Eoni per costringere lo spettro a rivelarsi e sconfiggerlo una volta per tutte.

Yu Yevon

Yu Yevon, il cuore di Sin

Yu Yevon è affrontato all'interno di Sin, in un luogo chiamato "Fine del sogno". Lo scontro è suddiviso in tre battaglie separate: la prima è contro il primo scudo di Yu Yevon, l'Eone di Braska, ed è uno scontro in due fasi in cui il boss ha una barra Turbo che è possibile svuotare tramite il comando Parla di Tidus; la seconda è una battaglia contro più nemici, in cui Yuna dovrà invocare e sconfiggere uno per uno tutti gli Eoni in suo possesso finché il vero nemico, ormai senza difese, non scenderà in campo personalmente; la terza è la battaglia contro Yu Yevon stesso. Poiché tutta la sequenza dopo la sconfitta dell'Eone di Braska è impossibile da perdere, dato che il gruppo è protetto da uno status Risveglio permanente e nessun attacco dei nemici può causare lo status Pietra, lo scontro con l'Eone di Braska è di fatto la sfida finale del gioco. La battaglia contro l'Eone di Braska è accompagnata dal celebre tema musicale heavy-metal "Otherworld", mentre la battaglia contro gli Eoni e Yu Yevon è accompagnata dal più mistico brano "The Final Battle".

Final Fantasy X-2[]

FFX Shuyin

Shuyin, l'anima persa.

Il boss finale è Shuyin, il giovane di Zanarkand imprigionato per mille anni. Dopo essere stato imprigionato nella cava delle pene ed essere stato costretto a rivedere in continuazione la morte della propria amata Lenne, lo spirito di Shuyin cadde in preda alla disperazione e progettò di usare l'antica arma Vegnagun per distruggere Spira. Yuna, Rikku e Paine raggiungono Shuyin al centro dell'Oltremondo e, affiancate da Nooj, Gippal e dalla banda Leblanc, distruggono Vegnagun. Contando sull'amore che Shuyin nutriva per Lenne, Yuna riesce a farlo uscire allo scoperto e a dargli finalmente la pace.

Shuyin è affrontato nella parte più interna della profondità dell'Oltremondo. Lo scontro con lui è preceduto da quattro battaglie contro la vera minaccia del gioco, ovvero Vegnagun: il primo sarà contro la coda, il secondo contro una zampa accompagnata da tre nodi che attaccheranno separatamente, il terzo sarà contro il torso accompagnato da due zampe, e il quarto sarà contro il volto e le corna. Dopo la sconfitta di Vegnagun, sarà la volta di Shuyin in persona, che userà uno stile di combattimento e attacchi sospettosamente simili a quelli di Tidus. Anche se non è mostrato da nessuna parte, lo scontro con Vegnagun e Shuyin è, in effetti, a tempo: non sconfiggerlo entro venti minuti, o perdere una delle ultime due fasi, sbloccherà il finale cattivo del gioco. La sequenza di battaglia contro Vegnagun e Shuyin è accompagnata in ciascuna fase da un tema musicale diverso: "Vegnagun Awakens" contro la coda, "Crash" contro le zampe, "Clash" contro il nucleo, "Ruin" contro la testa e infine "Their Resting Place" contro Shuyin.

Final Fantasy XI[]

Il boss finale della storia originale è il Signore delle tenebre, il malvagio signore dell'oscurità. Un tempo un Galka di nome Raogrimm, questo essere fu manipolato dai principi Zilart per causare distruzione su Vana'diel, e guidò la rivolta degli uomini bestia durante la guerra del cristallo. Durante gli eventi della storia, è resuscitato da una forza misteriosa e spinto di nuovo a muovere guerra contro i paesi civilizzati L'eroe riesce a sconfiggere il Signore delle tenebre dopo la sua resurrezione, e a riportarlo alla ragione, ma proprio in quel momento gli Zilart inviano gli Arkangeli per ucciderli entrambi, costringendo Raogrimm a sacrificarsi per permettere all'eroe di fuggire.

In seguito, il Signore delle tenebre ritorna come Signore di Dynamis, trasformato nuovamente in una creatura dedita alla distruzione dall'energia oscura del regno di Dynamis. Una volta sconfitto, giura di proteggere Dynamis per l'eternità e impedire a qualunque creatura di quel regno di entrare nel mondo reale.

Rise of the Zilart[]

Il boss finale è Eald'narche, il più anziano dei principi Zilart. Intenzionato ad aprire le porte del paradiso, Eald'narche non si sarebbe fermato davanti a nulla e avrebbe ucciso chiunque provasse a ostacolarlo. Per questo manipolò il Signore delle tenebre durante la guerra del cristallo, e tentò di usare i suoi ricordi per risvegliare il santuario fluttuante di Tu'Lia. L'eroe riesce a sconfiggere Eald'narche ed evitare che l'intera Vana'diel sia distrutta dall'apertura delle porte del paradiso.

L'espansione Rise of the Zilart ha inoltre espanso la storia originale, aggiungendo un boss finale nuovo dopo la sconfitta del Signore delle tenebre. Questo boss cambia a seconda della nazione a cui il giocatore è affiliato: Zeid per Bastok, Rojgnoj il guerriero per San d'Oria, Tatzlwurm e Yali per Windurst.

Chains of Promathia[]

il boss finale è Promathia, il dio del crepuscolo. Per proteggere la dea Altana, Promathia punì gli Zilart che tentavano di aprire le porte del paradiso, e creò gli uomini-bestia per distogliere l'attenzione delle razze create dalla dea dal voler tentare ancora l'impresa. Il suo obiettivo era risorgere come il Custode dell'Apocalisse e riassorbire ogni anima di Vana'diel nella sua essenza, e in questo fu aiutato da Nag'molada, un uomo che voleva scoprire il segreto della creazione. L'eroe, affiancato da Prishe e Selh'teus, raggiunge il paradosso empireo e scopre i ricordi della nascita di Vana'diel, prima di affrontare definitivamente Promathia e ricongiungerlo con la dea.

Treasures of Aht Urhgan[]

Il boss finale è Alexander, la macchina posseduta dall'Avatar della luce. Alexander fu creato dall'impero di Aht Urhgan come meccanismo di difesa, ma l'Avatar della luce ne prese il controllo e lo usò come corpo fisico per affrontare Odino, l'Avatar delle tenebre. Se si fossero scontrati, i due avrebbero causato il mitico Ragnarok, un evento cataclismico che avrebbe portato distruzione a Vana'diel. L'eroe sconfigge Alexander quando il gran visir Razfahd riesce a fermarlo dall'interno, e lo disattiva definitivamente ponendo fine al Ragnarok prima che inizi.

Wings of the Goddess[]

Seekers of Adoulin[]

A Crystalline Prophecy[]

A Moogle Kupo d'Etat[]

A Shantotto Ascension[]

Heroes of Abyssea[]

Rhapsodies of Vana'diel[]

Final Fantasy XII[]

Imperitur

Imperitur, l'immortale.

Il boss finale è Vayne Solidor, imperatore di Archadia potenziato dalla negalite. Intenzionato a unificare Ivalice e togliere agli dei il dominio sui mortali, Vayne scatenò la sua flotta, guidata dalla fortezza aerea Bahamut, per distruggere ogni forza che gli si opponesse, a cominciare dalla Resistenza. Il gruppo della principessa Ashe raggiunge Vayne all'interno della Bahamut e, affiancato da suo fratello Larsa e dal Giudice Magister Gabranth, riesce a ferirlo mortalmente. Vayne usa quindi i suoi ultimi istanti di vita per fondersi con l'Occuria Venat e sottoporre un ultimo test alla principessa, che riesce a sconfiggerlo definitivamente e riportare la pace a Ivalice.

Vayne è affrontato al piano superiore della fortezza aerea Bahamut, uscendo dall'ascensore dopo lo scontro con Gabranth. Lo scontro è suddiviso in tre battaglie separate: la prima è contro Vayne in forma umana, e vedrà Larsa affiancare il gruppo; la seconda è contro Hyper Vayne, ovvero Vayne potenziato dalla negalite e affiancato da un gruppo di Sephira, e questa volta il gruppo sarà affiancato da Gabranth; la terza battaglia è contro il boss finale vero e proprio, Imperitur, una mostruosità meccanica senza una barra HP visibile, in grado di attaccare con Megaflare, Spada Gigaflare e Teraflare. La battaglia contro Imperitur è accompagnata dal tema musicale "The Battle for Freedom".

Final Fantasy XII: Revenant Wings[]

Feolthanos

Feolthanos, estirpatore di anime.

Il boss finale è Feolthanos, autoproclamato dio protettore degli aegyl. Rifiutando di sottomettersi agli Occuria, Feolthanos sollevò la sua terra nel cielo oltre il loro dominio, fondando Lemures. Privando il suo popolo della loro anima, approfittò della distruzione della crisalide solare per inviare il suo fido giudice alato per attaccare Ivalice. Scoprendo le vere intenzioni di Feolthanos, Vaan e i suoi amici raggiungono il suo dominio nel castello del tempo perduto e lo affrontano, riportandogli la sua anima e donandogli finalmente la pace.

Feolthanos è affrontato durante la missione finale appositamente intitolata "REVENANT WINGS". Lo scontro è suddiviso in due battaglie separate, ma solo per la prima sarà possibile decidere la squadra: il primo scontro è contro Feolthanos Zein, un essere mostruoso diviso in tre parti che attaccano separatamente; il secondo inizia come un duello uno contro uno tra Vaan e Feolthanos in forma umana, a cui si aggiungono poi tutti gli altri personaggi ad affiancare il protagonista come personaggi ospiti.

Final Fantasy XIII[]

Orphan (forma finale)

Orphan, il negletto nato per morire.

Il boss finale è Orphan, il fal'Cie che mantiene Cocoon sospeso in aria. Orphan aveva da sempre riposato in uno stato di non-nascita all'interno di una dimensione alternativa, ma anche lui era al corrente del piano dei suoi simili di favorirne la morte per distruggere Cocoon e provocare l'apertura del portale delle anime. Per farlo, i fal'Cie di Cocoon dovettero contare sui fal'Cie di Pulse, perché creassero dei l'Cie in grado di trasformarsi nella creatura Ragnarok e uccidere Orphan. Lightning e i suoi amici raggiungono Orphan nella sua culla, dove il fal'Cie, unitosi con il suo sottoposto Baldanders, cerca di portarli a trasformarsi in Ragnarok e sconfiggerlo. Il gruppo riesce però a sconfiggerlo senza trasformarsi e, ribaltando il proprio destino, Vanille e Fang si trasformano in Ragnarok per salvare Cocoon.

Orphan è affrontato immediatamente dopo il terzo e ultimo scontro con Baldanders, in due scontri distinti: nel primo, il boss è fuso con Baldanders, mentre nel secondo è da solo. Il secondo scontro è famoso per essere facile da portare a termine una volta che il boss è mandato in crisi, poiché ciò lo rende vulnerabile all'abilità Ade di Vanille.

Final Fantasy XIII-2[]

Bahamut fluctuo

Bahamut fluctuo, l'immortale guardiano del tempo

Il boss finale è Caius Ballad, il guardiano immortale che trascende il tempo. Furioso per non poter impedire la morte della sua amata Yeul, Caius ha elaborato un piano per scatenare il caos sul mondo e distruggere la fibra del tempo, in modo da permetterle di vivere in eterno. Per farlo, Caius agisce simultaneamente in numerose epoche per causare un cataclisma tale da aprire il portale delle anime. Serah e Noel raggiungono Caius nel futuro e, aiutati da Lightning, riescono finalmente a sconfiggerlo. Caius gioca quindi la sua ultima carta e spinge Noel a ucciderlo, causando la morte di Etro e la distruzione del tempo.

Caius non è affrontato nella sua forma umana durante la battaglia finale, ma usa un tipo particolare di invocazione che gli consente di trasformarsi direttamente nel proprio Esper, Bahamut caos. Dopo essere stato sconfitto in questa forma, parte lo scontro finale vero e proprio, che vede il giocatore contro Bahamut fluctuo, una nuova e più potente forma. Durante la battaglia, Bahamut fluctuo invoca due sue copie minori, Bahamut imper e Bahamut ratio, per supportarlo, ed essi vanno sconfitti quanto prima per evitare che l'attacco Esafusione possa causare un Game Over istantaneo. Una volta finito lo scontro, il giocatore deve decidere se uccidere o risparmiare Caius durante un'azione istantanea, ma la scelta non ha alcun valore reale e Caius costringerà Noel a ucciderlo in ogni caso.

Lightning Returns: Final Fantasy XIII[]

LRFFXIII Bhunivelze

Bhunivelze, il supremo dio della luce

Il boss finale è Bhunivelze, il dio supremo che ha creato il mondo conosciuto. Caduto in un sonno di cristallo all'inizio dei tempi, Bhunivelze si è risvegliato dopo la morte di Etro, e ha trasformato Lightning nella sua Salvatrice, incaricata di salvare le anime di coloro che sono degni dalla distruzione del mondo. Per controllare Lightning, il dio le parla attraverso il suo amico Hope e le promette di salvare anche l'anima di Serah se adempirà al suo compito. Il vero intento di Bhunivelze è tuttavia ricreare l'umanità come una razza di schiavi privi di volontà, e il compito di Lightning sarà quello di regnare al suo fianco come nuova Etro. Capendo il suo inganno, Lightning affronta apertamente Bhunivelze e, affiancata da tutti i suoi amici, lo sconfigge. Bhunivelze ricade in un sonno di cristallo e rimane intrappolato in quel che resta di Nova Chrysalia, che è poi consumata dal caos per diventare il nuovo mondo invisibile.

Lo scontro con Bhunivelze avviene in una dimensione psichedelica a cui si accede dal Sancta Sanctorum, e ha caratteristiche diverse a seconda della difficoltà a cui è affrontato. In modalità Facile e Normale, la battaglia è articolata in quattro fasi, durante le quali il boss cambierà forma e stile di combattimento, facendo uso anche di numerosi attacchi ripresi da altri boss finali della serie. In modalità Difficile, il boss è ribattezzato Bhunivelze χ, e la battaglia è divisa in due sole fasi per compensare l'alta difficoltà, ma le sue caratteristiche non cambiano di molto.

Final Fantasy XIV[]

Originale[]

Final Fantasy XIV: A Realm Reborn[]

Final Fantasy XIV: Heavensward[]

Final Fantasy XIV: Stormblood[]

Final Fantasy XV[]

Il boss finale è Ardyn Izunia, l'immortale maledetto che minaccia la dinastia di Lucis. Dopo aver passato duemila anni imprigionato su un'isola sperduta, Ardyn Lucis Caelum è stato accolto dall'impero di Niflheim, che ha supportato con la sua capacità di controllare i daemon per creare una potente armata magitek. Ardyn non ha tuttavia interesse nei piani dell'impero, usandolo solo come mezzo per raggiungere il suo vero obiettivo: la vendetta verso la discendenza di suo fratello, che lo ha rinnegato e dimenticato. Durante la storia, Ardyn guida e contemporaneamente ostacola Noctis Lucis Caelum e i suoi amici durante il loro viaggio, diventando sempre più crudele con il passare del tempo, ma si premura di non uccidere il giovane prima che sia veramente pronto per affrontarlo, limitandosi a imprigionarlo nel cristallo sacro e scatenando la piaga dell'oscurità sul mondo di Eos. Dieci anni più tardi, Noctis e i suoi amici affrontano direttamente Ardyn nella capitale di Lucis Insomnia, e alla fine il principe sacrifica la propria vita per porre fine una volta per tutte alla minaccia di Ardyn e della piaga.

Ardyn è affrontato nella cittadella di Insomnia alla fine del capitolo 14, e lo scontro con lui è combattuto dal solo Noctis. Lo scontro è suddiviso in due fasi distinte: nella prima, Ardyn combatterà alternando le armi ancestrali, usando proiezioni e attacchi magici in modo del tutto identico a Noctis, mentre nella seconda, Noctis e Ardyn saranno sotto l'effetto permanente della Panoplia. Alla fine dello scontro, Noctis evocherà i Re di Lucis sulla città, e il giocatore dovrà premere ripetutamente il pulsante d'attacco per farli attaccare uno alla volta. Dopo la sconfitta del boss, seguirà un lungo filmato, verso la fine del quale il giocatore dovrà premere un'ultima volta il pulsante d'attacco per dare il colpo di grazia ad Ardyn.

Final Fantasy Tactics[]

FFT Ultima 1

Ultima, l'Angelo

Articolo principale: Ultima (Tactics)

Il boss finale è Ultima, il più potente dei Lucavi. Un tempo ospite nel corpo del Messia della chiesa di Glabados Ajora, Ultima fu costretta a rinunciare ai propri piani di conquista quando il futuro santo venne accusato di tradimento dal sacro impero di Ydoran. 1200 anni dopo, i Lucavi guidati da Hashmal, ospite del corpo dei cavalieri templari Folmarv Tengille, ordiscono un piano per resuscitarla, offrendo il sangue versato dagli uomini nella guerra dei leoni e il corpo ospitante di Alma Beoulve.
Completato il rituale nel cimitero delle aeronavi Ultima risorge nel corpo di Alma, ma è espulsa dalla forza di volontà della ragazza. Il gruppo guidato da Ramza la affronta quindi nella forma angelica di Ajora Glabados e poi nella sua vera e scheletrica forma, portando alla fine dei suoi piani e alla scomparsa dei Lucavi.

Final Fantasy Tactics Advance[]

FFTA Ritratto Li-grim

Li-grim, creatore di mondi

Il boss finale è Li-grim, l'essere responsabile della pazzia di Mewt. Facendo leva sulla nostalgia di Mewt per la morte di sua madre Remedi, l'entità chiamata Li-grim evocò una Ivalice illusoria dove il giovane era il re e ogni sua parola era legge, regnando al suo fianco impersonando la stessa Remedi. Viziato dalla nuova madre, Mewt si trasformò presto in un tiranno, che faceva leggi per punire chiunque potesse rappresentare una minaccia.
Marsh, convinto che non sia giusto vivere nei sogni, raggiunge la regina Remedi nel palazzo di Ambervale, dove la sconfigge in forma umana e poi nella sua vera forma di Li-Grim, ponendo fine al sogno e riportando la realtà alla normalità.

Final Fantasy Tactics A2: Grimoire of the Rift[]

FFTA2 Neukhia

Neukhia, demone della Crepa

Il boss finale è il Neukhia, la misteriosa entità evocata dalla Crepa. Il Neukhia fu invocato dal grimorio della criminale Illua dopo la sua sconfitta definitiva, e tentò di distruggere Jylland con il suo potere.

Il Neukhia è affrontato dopo lo scontro finale con Illua nella terra proibita di Zellea, in un'arena composta in gran parte dal suo stesso corpo. Il boss è suddiviso in tre parti, Pod, Wisp e Core, che attaccano autonomamente e dispongono di potenti abilità speciali che possono influenzare anche la posizione dei personaggi.

Vagrant Story[]

VS-enemy-guildenstern2

Guildenstern, il cavaliere corrotto

Articolo principale: Guildenstern (boss finale)

Il boss finale è la forma oscura di Romeo Guildenstern, comandante dell'Ordine delle spade cremisi. Determinato a ripulire il paese di Leá Monde dall'oscurità che lo pervadeva, Guildenstern identificò il pericolo in Sydney Losstarot, fanatico capo dell'oscuro culto di Müllenkamp; scoperto che tale oscurità proveniva dal Gran Grimorio, ne fu corrotto e cercò di fare suo quel potere grazie all'unica chiave per riuscire a prenderne il controllo senza morire: il tatuaggio del Peccato di sangue sulla schiena di Sydney, che Guildenstern strappò senza troppe remore.
Ashley Riot raggiunge e affronta Guildenstern sul tetto della Cattedrale per impedire la sua demoniaca trasformazione, sconfiggendolo, ma nonostante ciò il cavaliere riesce ad assumere la sua indescrivibile forma finale. Sconfitto, Guildenstern sparisce nel nulla e l'oscurità con lui.

Final Fantasy Type-0[]

Arbitro l'Cie

Il Giudice Rursus, l'ambasciatore di Finis

Articolo principale: Giudice Rursus

Il boss finale è il Giudice Rursus, l'avatar usato dal dio Gala per distruggere ogni cosa. Quando l'equilibrio di Orience fu spezzato, il palazzo della magia Pandaemonium apparve e l'armata dei Rursus si riversò sul mondo per mietere ogni anima dei vivi. Il comandante supremo Cid Aulstyne, arrivato lì per diventare il salvatore Agito, scoprì che il suo destino era diventare il Giudice Rursus e mettere alla prova i veri Agito: Cid cercò di togliersi la vita, ma Gala prese ugualmente possesso del suo corpo.
La classe Zero arriva al cospetto del Giudice dopo un estenuante scalata, e questi uccide Shinryu Celestia davanti a loro senza alcuno sforzo, per poi concentrarsi su di loro e ucciderli. Grazie ai loro compagni Makina e Rem, per, i ragazzi ritornano in vita e ribaltano le sorti della battaglia, sacrificando definitivamente le loro vite. I personaggi saranno ridotti in criticità all'inizio della battaglia, e saranno uccisi senza sforzo alcuno, ma dopo che saranno rianimati, un personaggio alla volta, combatteranno contro il boss e assorbiranno i suoi dodici phantoma: la battaglia in sè è impossibile da perdere, perchè i personaggi non cadranno mai in seguito agli attacchi di Cid.

Dissidia Final Fantasy[]

Chaos Dissidia (miniatura)

Chaos, il dio della discordia

Articolo principale: Chaos (Dissidia)

Chaos, dio della discordia e storico antagonista complementare di Cosmos, è il principale nemico del picchiaduro PSP: viene sconfitto nell'ultimo atto dell'Impulso di tenebra. Ogni personaggio, inoltre, affronta la sua nemesi al termine della sua storia (ad esempio, Cloud termina la sua storia combattendo contro Sephiroth).
Tormentato dagli incubi, e presa coscienza del ciclo eterno che lo lega a Garland, Chaos era sul punto di impazzire per la rabbia. Shinryu, il drago divino, lo contattò e lo rassicurò, donandogli il proprio potere. Chaos, quindi, attese nel baratro della follia i guerrieri di Cosmos, per affrontarli dopo la sconfitta dei suoi stessi malvagi servi. Sconfitto dopo una lunga battaglia, il ciclo eterno ebbe finalmente termine, ed i dieci guerrieri dell'armonia tornarono nei loro mondi.

Dissidia 012 Final Fantasy[]

Essendo la storyline originale presente, anche qui il boss finale è Chaos in persona. La storyline del dodicesimo ciclo vede come boss finali 5 tra gli scagnozzi di Chaos: Kefka, la Nube oscura, Artemisia, l'Imperatore e Garland.

Dissidia Final Fantasy NT[]

Gli spoiler finiscono qui.
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